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Politica | 08 febbraio 2023, 14:20

Carcare, alberi abbattuti in via Abba. Mirri: "Lo scempio continua"; De Vecchi: "30 anni fa non dovevano essere piantati in quel punto"

Botta e risposta tra opposizione e maggioranza. Una polemica destinata ad inasprirsi ulteriormente con le comunali oramai prossime

Carcare, alberi abbattuti in via Abba. Mirri: "Lo scempio continua"; De Vecchi: "30 anni fa non dovevano essere piantati in quel punto"

Lavori in via Abba: una polemica oramai assodata destinata ad inasprirsi ulteriormente con le comunali oramai prossime. Un primo assaggio si è avuto nei giorni scorsi con il taglio di una ventina alberi presenti nella zona. 

"Lo scempio di via Abba prosegue e rimarrà nella storia - attacca Rodolfo Mirri, capogruppo di "Impegno per Carcare" e candidato sindaco - Non capiamo questa accelerazione messa in campo negli ultimi 15 giorni. La giunta De Vecchi poteva attendere le comunali oramai prossime per dare l'opportunità alla nuova amministrazione di portare avanti i propri progetti". 

"Stanno cercando di completare questo sfacelo che oramai dura da due anni. Il 95% dei residenti della zona è contro questo progetto. Il primo cittadino parla della piantumazione di 25 nuovi abeti. Vorremmo capire dove. Forse si fa forza con quelli che abbiamo piantato dalle scuole grazie alla collaborazione con il CIV?", si chiede Mirri

"La normativa dell'Unione Europea in materia di difesa del suolo recepisce le più evolute teorie di sostenibilità ambientale, dando un'indicazione precisa: 'restituire spazio ai fiumi', nei limiti dei vincoli urbanistici, e di 'non costruire manufatti di tombinatura dei corsi d'acqua'. L'intervento di via Abba si fonda su questa filosofia", replica il sindaco Christian De Vecchi. 

"Il problema degli alberi lo dobbiamo porre partendo dal fatto che, in quel punto, non dovevano essere piantati 30 anni fa. Ovvero, sono stati piantati in zona demaniale, a pochi metri dall'alveo di un fiume, sopra una sponda di terra riportata e spinta meccanicamente dentro l'alveo del fiume, vicini con le loro radici ad una rete di sottoservizi. Tutto quello che oggi la normativa ambientale ci vieta di fare", prosegue. 

"Secondo la stessa filosofia ricordo che nel tratto più a monte (di via Abba) del Bormida sempre in passato, tra la passerella e il ponte vecchio (lato piazza Caravadossi) fu piantato un filare di pioppi, poi cresciuti ovviamente a dismisura e poi tagliati tutti negli anni '90. Dopo il ponte vecchio verso la passerella esistevano filari di pioppi e olmi su entrambe le sponde del fiume anche questi cresciuti a dismisura furono tagliati sempre negli anni '90. Immagino tagliati per ragioni di sicurezza e di eccessiva vicinanza al corso d'acqua o a manufatti quali ponti e passerelle, dove in caso di piena e di caduta si andrebbero a incastrare". 

"Ragionevole e corretto è programmare di ripiantare lo stesso numero di piante anche maggiorato di un 10%, meglio se autoctone, nello stesso quartiere o in prossimità dello stesso", conclude De Vecchi

Graziano De Valle

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