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Attualità | 23 marzo 2024, 13:54

Dal Camerun a Savona e ritorno. La storia di Bolivie, giovane imprenditore che sogna di contribuire allo sviluppo dell'Africa

Bolivie Wakam è conosciuto a Savona dove ha studiato per alcuni anni. Tornato in Camerun ha fondato un'impresa ma ha mantenuto legami in città, come con la onlus Savona nel cuore dell'Africa

Dal Camerun a Savona e ritorno. La storia di Bolivie, giovane imprenditore che sogna di contribuire allo sviluppo dell'Africa

A Savona tutti lo ricordano per la sua allegria e il suo spirito d'intraprendenza. Bolivie Wakam è un giovane del Camerun che per alcuni anni ha vissuto Savona per un periodo di studio e dove si è appassionato alle fonti rinnovabili in seguito alla conoscenza e collaborazione con l'ingegner Suetta di Solar Technology.

Al suo ritorno in Camerun ha fondato una società, la Wkenergy che opera nel settore del consulting, import export di materiali legati all' energia rinnovabile solare. In Camerun lavora a progetti per lo sviluppo dell'economia locale del paese africano.

"Abbiamo in corso un studio a Bandjoun in Camerun sul biogas – spiega Bolivie in un ottimo italiano - e un partenariato con 9 Re ( capi villaggi) in Camerun. Tra i progetti c'è l'installazione di un impianto solare per alimentare l’acqua di un sistema di irrigazione per aumentare la produzione agricola e fare crescere l’economia locale".

Tra gli altri progetti c'è un sistema di purificazione dell’acqua o l'installazione dell'energia solare in un grande ospedale in Ghana, oltre ad uno nello studio sul biogas di una grande società produttrice di birra in Africa Centrale.

Ma Bolivie, con la sua impresa non si ferma e sono molti i progetti del futuro. Quelli prioritari riguardano uno studio sul riciclaggio dei pannelli solari usati o l'estrazione del biogas da rifiuti organici.

Oltre a quello professionale c'è anche l'impegno civile e sociale. "Stiamo organizzando dei seminari con paesi africani – afferma Bolivie - per lottare contro l’immigrazione clandestine, proponendo di investire nell’agricoltura, allevamento e e la creazione delle fabbriche. l’Africa ha bisogno dei suoi giovani per il futuro è ognuno di noi ha le sua responsabilità".

Il legame con Savona è per rimasto forte. "Sono rimasto in contatto con alcuni compagni di università – afferma Bolivie – e stiamo facendo studi sulle batterie idrogeno per l’Africa”.

“Con Savona nel Cuore dell’Africa – prosegue - stiamo lavorando su un progetto di installazione solare nell’ospedale delle Suore della misericordia a Douala e siccome sono stato eletto vice presidente di Januaforum abbiamo collaborato con loro per aiutare le giovani ragazze svantaggiate dando una formazione in estetica, parrucchiere e cosmetica. L’affetto che ho avuto a Savona mi dà molto coraggio e grinta per andare avanti per realizzare i miei sogni : contribuire allo sviluppo del continente Africano".

Un obiettivo di sviluppo che Bolivie condivide con gli studenti del Camerun che incontra in convegni e seminari."Mia moglie, Nikita Wakam - conclude - ha fondato l' Organizzazione delle Donne Africane per lo sviluppo e stiamo collaborando con alcune realtà,anche sul savonese, per i progetti futuri sull’immigrazione, e per dare alla donna africana la sua autonomia e la sua dignità".

Elena Romanato

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