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Politica | 12 aprile 2024, 15:36

Richetti (Azione) a Savona: "Per la Bolkestein riconosciamo gli investimenti e facciamo gare con sistemi premiali" (VIDEO)

Il deputato ieri a Savona: “Smettiamo di raccontare che la direttiva non si attuerà” e sulla sanità “in molti servizi sanitari regionali la sanità è tecnicamente al collasso”

Richetti (Azione) a Savona: "Per la Bolkestein riconosciamo gli investimenti e facciamo gare con sistemi premiali" (VIDEO)

Sanità, infrastrutture, finanziaria, economia e direttiva Bolkestein.  Temi di cui ha parlato ieri, a Savona, il deputato Matteo Richetti a margine dell'incontro organizzato da Azione con Cristina Lodi, candidata alle europee, Massimiliano Carpano, capogruppo di Azione in Comune e lo stesso Richetti nella sala Caduti di Nassirya della Provincia. 

Sul servizio sanitario, critico anche nella nostra regione con prestazione sempre più affidate al privato, nei giorni scorsi azione ha lanciato una petizione per chiedere che il Governo adegui il finanziamento  agli standard dei Paesi europei avanzati, portandolo in tempi brevi all’8% del Pil. 

“Abbiamo perso molti treni su come intervenire in merito al servizio sanitario nazionale – ha spiegato Richetti - e l'ultimo in occasione della legge di  bilancio dove abbiamo preferito piccole riduzione del cuneo fiscale o manovre Irpef invece di mettere tutti i soldi sulla sanità. Poiché abbiamo davanti a noi le elezioni europee, e siamo in campagna  elettorale per sostenere la ligure Cristina Lodi, la prima cosa da fare è andare in Europa e riattivare il Mes sanitario, una misura che si è esaurita alla fine dello scorso anno e che l'Europa aveva dedicato proprio agli  interventi di efficientamento dei sistemi sanitari nazionali e per l'Italia potevano essere 32 miliardi di euro e l'Italia ha deciso di non accedere a questa linea di finanziamento. Ora non è possibile che in  questo paese ci siano 120 miliardi per il superbonus e  risorse per qualsiasi tipo di intervento mentre la sanità in molti servizi sanitari regionali è tecnicamente al collasso. Questo non è assolutamente accettabile”. 

Nell'ottica di un rilancio dell'economia sia nazionale che ligure, con una regione portuale che ha bisogno di connessioni viarie efficienti, pesano infrastrutture carenti e inadeguate .

“Sono ore di ansia fra l'altro per un emiliano dopo quello che è successo sull'Appennino modenese – ha affermato Richetti- , noi abbiamo un sistema di infrastrutture sia di connessione autostradali ma anche di sistemi di produzione energetica sul quale c'è troppo poco Pnrr dedicato; lo abbiamo molto speso utilizzato per sistemare un lungomare in Calabria ma non ci abbiamo fatto quelle connessioni necessarie, soprattutto in un territorio come la Liguria  che vive di una  viabilità complicatissima. Su tutte dobbiamo riaprire la grande questione dell'economia del mare".

"Questo è un territorio che ha una peculiarità: in tutta Italia le regioni di mare sono regioni di turismo - ha detto Richetti -  la Liguria regione di mare, può essere anche una regione di grande industria, infrastruttura manifattura e opportunità di lavoro. Invece  questa opportunità non è colta a pieno, anzi  solo per qualche specifico potentato economico e non genera quell'occupazione che potrebbe generare. E invece ha tutte le contraddizioni urbanistiche di cosa vuol dire avere grandi strutture, grandi industrie proprio a ridosso del  mare. Andava messa in campo una strategia nazionale con il Pnrr , invece oggi  va messa in campo con risorse proprie”. 

La Liguria è una regione con un'economia a forte impronta turistica dove il comparto balneare ha un ruolo importante e molto peso, con i gestori dei bagni marini sul piede di guerra da anni per la Bolkestein e ieri in massa alla manifestazione di protesta a Roma.

“Ormai è inutile  sperare di aggirare una direttiva, una norma che c'è -conclude Richetti -  riconosciamo gli in investimenti fatti, riconosciamo le persone che hanno gestito quegli stabilimenti in concessione e si facciano gara con sistemi premiali rispetto alla micro economia italiana. C'è una bella differenza tra chi gestisce in maniera familiare il proprio lido e chi ha a disposizione 20 concessioni ed è di fatto un'industria che gestisce un pezzo di costa. Ma smettiamola di dire che la Bolkestein non si attuerà perché è il modo  migliore per prendere in giro proprio i balneari”.

Elena Romanato

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