Riceviamo e pubblichiamo questa lettera arrivata alla nostra redazione:
"Lo so che non riesci a sentirmi, almeno non con le orecchie. Perché noi piccoli abitanti del mare e delle spiagge abbiamo un modo tutto nostro di esprimerci. Però, ti assicuro, gridiamo fortissimo quando per il tuo sciocco divertimento ci costringi ad inutili sofferenze".
"Siamo tutti inoffensivi e pacifici. Eppure, un po' per ignoranza, un po' per egoismo, siamo trattati come giocattoli delle vacanze, non come esseri senzienti. Lasciati a morire al sole, costretti nei secchielli di plastica, schiacciati sulla sabbia o lasciati ad agonizzare per ore, solo per diventare discutibili ricordi dell'estate, noi tutti chiediamo maggior rispetto e un po' di comprensione".
"E ti chiediamo, soprattutto, di insegnare alle nuove generazioni l'amore per le nostre piccole vite, perché anche dalla nostra sopravvivenza dipenderà la qualità dell'esistenza dei tuoi figli e dei tuoi nipoti. Dunque, se non riesci a sentirci con le orecchie, prova almeno a sentirci col cuore. Campagna per il rispetto dei piccoli abitanti del mare".
Osservatorio Savonese Animalista (OSA)