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Politica | 23 ottobre 2024, 15:46

Regionali, Casella (AVS) domani sera al San Carlo di Albenga per convincere gli indecisi

L’argomento centrale dell’incontro, giovedì 24 ottobre, sarà la sanità

Regionali, Casella (AVS) domani sera al San Carlo di Albenga per convincere gli indecisi

Gran finale domani (giovedì 24 ottobre) per Jan Casella nella sala San Carlo di via Roma, ad Albenga. Alle 21, il candidato di AVS incontrerà gli elettori nell’auditorium del centro storico albenganese. Casella sarà accompagnato da sostenitori in arrivo da tutta la provincia. Sul palco si alterneranno alcuni dei consiglieri comunali che lo hanno appoggiato nelle ultime settimane. 

Ad aprire la serata, presentata da Pietro Gianetti, sarà Erica Crespiani, rappresentante di Sinistra Ingauna. Seguiranno gli interventi di Francesca Munerol di Loano, Ruggero Marchese di Andora, Maria Grazia Oliva di Borghetto Santo Spirito e Franco Polli di Alassio.

L’argomento centrale dell’incontro sarà la sanità. Anzi, per essere chiari: la mancanza di assistenza sanitaria che colpisce gli abitanti del ponente. Nessuno ha la bacchetta magica, ma la prossima giunta regionale dovrà dare risposte in tempi brevi a due esigenze sacrosante dei nostri concittadini”, mette in chiaro Casella.

 “È necessaria l’apertura di un pronto soccorso, aperto 24 ore al giorno, nell’ospedale di Albenga. Un territorio vasto come il comprensorio ingauno, che va da Andora a Ceriale con vallate profonde sconfinanti in Piemonte e in provincia di Imperia, deve essere provvisto di una struttura per le emergenze, altrimenti sempre più pazienti rinunceranno a farsi curare, come già succede, con gravi rischi per la salute e, talvolta, per la vita stessa. Perché è proprio così: senza pronto soccorso si muore. Per arrivare alla riapertura, l’ospedale di Albenga deve essere fornito di tutti i reparti necessari, a partire dalla Rianimazione, che è stata pienamente funzionante nel periodo del Covid”, ricorda il candidato di AVS.

Il secondo ‘scippo’ che ha subito la nostra terra è stata la chiusura del punto nascite al Santa Corona di Pietra Ligure. È inaccettabile che non ci sia un punto nascite in tutto il ponente savonese e che una madre debba andare fino a Savona per partorire, con questa viabilità disastrosa, creando un pericolo per lei e per il nascituro. È vergognoso che ci siano, nel 2024, bambini nati nelle piazzole di sosta dell’autostrada. I cittadini del ponente non chiedono miracoli, ma risposte concrete a queste due domande”, sottolinea Casella.

I.P.E.

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