È stato siglato in Regione Liguria l’accordo che sblocca dopo mesi di trattative le indennità destinate al personale dei Pronto Soccorso liguri per gli anni 2023 e 2024.
La firma, apposta al verbale per la definizione del piano di riparto tra Aziende, Enti e IRCCS del Sistema Sanitario Regionale, pone fine a un lungo periodo di stallo che aveva congelato fondi già stanziati dallo Stato. A partecipare sono state tutte le organizzazioni sindacali del comparto: Fp Cgil, Uil Fpl, Cisl Fp, Fials, Nursind e Nursing UP.
Il provvedimento, accolto con soddisfazione da tutte le parti coinvolte nonostante anche post firma siano state evidenti alcune ruggini tra sindacati, riconosce concretamente l’impegno di chi opera quotidianamente in prima linea nell’emergenza sanitaria. Nel dettaglio, l’accordo consente di erogare al personale sanitario gli arretrati da giugno a dicembre 2023, pari a 170 euro mensili, e prevede la distribuzione di 5 milioni e 270 mila euro per il 2024, innalzando l’indennità mensile a 240 euro.
Una misura che, come sottolineato nella nota stampa diramata a margine della firma dall'assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò, rappresenta “un importante segnale di attenzione” verso chi porta “un fondamentale contributo al sistema sanitario regionale, con un lavoro spesso svolto in condizioni di grande pressione e con elevata complessità assistenziale [...] restituendo dignità e riconoscimento al lavoro svolto in questi anni difficili”.
Inoltre, la Regione rimarca come il provvedimento rientri “in una strategia regionale più ampia per il rafforzamento dell’emergenza-urgenza, che comprende investimenti strutturali, formazione e nuove assunzioni, con l’obiettivo di costruire un sistema sanitario sempre più efficiente, equo e centrato sui bisogni reali delle persone”.
Soddisfazione espressa dai sindacati, anche se non mancano le polemiche sui meriti dell’accordo.
Diego Seggi e Milena Speranza, rispettivamente segretario generale di Fp Cgil e Uil Fpl per la Liguria, rivendicano il risultato come frutto della mobilitazione unitaria delle loro sigle: “Siamo estremamente soddisfatti per il traguardo raggiunto grazie alla perseveranza e alla costanza della nostra attività sindacale, che ha permesso di essere il primo territorio in Italia ad aver siglato tale accordo. nonostante, come al solito una sigla sindacale ne rivendichi la paternità, addirittura in solitaria, risulta chiaro come il risultato sia stato esclusivamente frutto della dichiarazione dello stato di agitazione proclamato da Fp Cgil e Uil Fpl che ha obbligato la Regione a sedersi al tavolo”.
Seggi e Speranza chiariscono anche che l’intesa non si limita all’erogazione delle indennità di Pronto Soccorso, ma consente di recuperare risorse che finora gravavano sui Fondi Contrattuali, penalizzando l’intero personale sanitario. E respingono l’idea, che l’erogazione fosse subordinata alla sottoscrizione di un nuovo CCNL, “soprattutto se al ribasso”.
Fp Cgil e Uil Fpl, nel frattempo, promettono di continuare la loro battaglia per la difesa delle condizioni di lavoro, della qualità dei servizi e del diritto alla salute dei cittadini, sempre più spesso costretti a rinunciare alle cure a causa del progressivo depotenziamento del servizio sanitario nazionale.
Di tono diverso il commento di Gabriele Bertocchi, segretario generale della Cisl Fp ligure, che ha commentato: “Sì, ne rivendichiamo la paternità e ne siamo orgogliosi visto che da mesi siamo stati ai tavoli con la Regione e l’Assessorato per fare pressing e sbloccare questa situazione. I risultati si raggiungono anche cosi senza urlare al lupo, al lupo. Ci dispiace per quelli che pensano di avere la verità in tasca. Sempre e comunque qualunque cosa facciano”.














