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Attualità | 27 giugno 2025, 10:14

Tutto il savonese si stringe alla caserma dei Vigili del fuoco di Finale: "Salviamo un presidio fondamentale per il territorio" (FOTO e VIDEO)

Nel sit-in presenti amministratori da tutta la provincia. Il 2 luglio la convocazione del Prefetto; i sindacati: “Mantenere e anzi potenziare, sia Finale che Albenga”

Una quindicina di sindaci, da tutto il territorio provinciale, da Testico ad Albisola Superiore passando per la costa e l'entroterra compreso il presidente della Provincia Olivieri, davanti alla caserma dei Vigili del Fuoco di Finale Ligure per difendere il distaccamento e la sua piena funzionalità.

Un gesto simbolico, ma carico di significato, per denunciare il rischio sempre più concreto della chiusura temporanea del presidio finalese, punto di riferimento per il soccorso in una delle aree più popolose e turistiche del ponente ligure.

Dall'iniziativa, promossa dal sindaco di Calice Ligure, Alessandro Comi, che ha parlato di “azione simbolica, ma speriamo efficace, per ribadire l'importanza di un servizio essenziale, non solo per le attività legate all’outdoor ma per tutto il tessuto urbano e le comunità dell'entroterra e della costa”, chiaro e condiviso da tutti i partecipanti il messaggio di una sicurezza sulla quale non si possono concedere tagli.

“Se la questione è nota e riguarda l’organico - ha aggiunto Comi -, allora bisogna intervenire concretamente. Non possiamo essere noi sindaci a risolverla, ma chi ha il potere di farlo deve mettere ogni distaccamento nelle condizioni di operare in piena efficienza, senza limiti legati al personale, alle risorse economiche o ad altri fattori tecnici”.

A fargli eco anche il primo cittadino finalese, Angelo Berlangieri, chiedendo di risolvere le eventuali criticità del Corpo “non con chiusure o riduzioni di presìdi” e annunciando di come l'Amministrazione si sia mossa “anche a livello istituzionale e qualche rassicurazione, seppur informale, è arrivata sul fatto che il distaccamento non dovrebbe essere toccato”.

Il Distaccamento finalese, come d'altronde un po' tutto il corpo nella nostra provincia, è oggi in forte difficoltà a causa della cronica carenza di personale, che rischia di peggiorare ulteriormente. Da settimane i sindacati di categoria denunciano la mancanza di 33 vigili del fuoco, 39 capi squadra e 2 ispettori rispetto all’organico previsto. E il futuro prossimo non promette miglioramenti: entro fine anno sono in previsione 10 pensionamenti, senza garanzie sul turnover. Oltre alla mobilità attivata lo scorso 20 giugno.

Ad oggi, grazie ai fondi residui per lo straordinario, la sede di Finale riesce ancora a restare aperta. Ma, come hanno sottolineato i sindacati nella loro richiesta di convocazione al Prefetto, con De Rogatis che li incontrerà il prossimo 2 luglio, senza nuove unità o risorse per coprire gli straordinari, il distaccamento dovrà chiudere per un periodo al momento non prevedibile. Con gravi conseguenze operative che si ripercuoterebbero su tutto il territorio chiamato a coprire le carenze.

Nel mirino dei sindaci e dei sindacati c’è anche il mancato ascolto da parte delle istituzioni con la richiesta di riqualificazione del Distaccamento finalese ma anche per quello albenganese.

Marco Croce, rappresentante del sindacato Conapo, ha denunciato una situazione ormai insostenibile per la quale era già stato lanciato l'allarme nel 2022 “quando si verificò la chiusura temporanea di un turno presso il distaccamento finalese” con un quadro evolutosi in una situazione che ora “impatta in modo gravissimo sull’intero sistema di soccorso provinciale”.

Il caso emblematico è proprio quello di Finale Ligure ma non solo. Secondo Conapo, servirebbero fondi per potenziare l’impiego straordinario del personale in servizio, già sottoposto a un carico di lavoro elevato e rinnova infine la richiesta di potenziamento dei distaccamenti di Finale e Albenga, che d’estate devono fronteggiare un'impennata di interventi. “Albenga registra una media di 1.600 interventi annui con 7 unità operative, Finale ne affronta circa 1.000 con solo 5 unità. A Sanremo, che ha un carico di lavoro analogo, il potenziamento di categoria è stato ottenuto da anni. Chiediamo lo stesso trattamento: per Finale significherebbe passare da 5 a 7 unità per turno” chiosa Croce.

“Nel 2015 - ricorda invece Luca Zerbinati, caposquadra e rappresentante del sindacato USB Savona - il Comando provinciale di Savona contava 75 unità operative per turno. Oggi siamo scesi a 54, perdendo il 30% del personale operativo, mentre le squadre in servizio hanno oggi un’età media di 50 anni”.

A fronte di questa emergenza, si ricorre anche a personale impiegato in mansioni logistiche, amministrative e tecniche per garantire le partenze. “Questo - spiega Zerbinati - blocca pratiche fondamentali e riduce l’efficienza complessiva del sistema”. Fondamentale diventa quindi il supporto degli operatori di Villanova d’Albenga, che nei giorni liberi si offrono volontariamente per coprire i turni scoperti, ma “se questa disponibilità venisse meno, Finale sarebbe il primo distaccamento a chiudere i battenti”.

Presente al sit-in anche il consigliere regionale di AVS Jan Casella, già mossosi presso il Consiglio Regionale con un'iniziativa di prossima discussione in aula. “Vedere sindaci di ogni colore politico uniti per difendere un presidio fondamentale per il territorio è qualcosa di veramente significativo - ha detto - Mi auguro che su temi così importanti, che vanno oltre le divisioni politiche, ci sia la massima convergenza anche in Regione”.

Mattia Pastorino

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