Morte per dissanguamento. I primi rilievi del medico legale non lasciano dubbi: un solo taglio netto di precisione chirurgica alla gola e sul resto del corpo nessun altro segno, se non una ferita a una gamba, ma precedente, già medicata e coperta da un grosso cerotto.
Il capitano riguarda il foglio che ha davanti e, rivolgendosi alla tenente:
“Dobbiamo verificare la vita di Dei, la rapina finita male non mi convince affatto. Voglio sapere tutto di lui… Tenente, mi prepari un rapporto”.
“Certo capitano!”
Nelle ore seguenti Preziosi si attiva e, usando tutti i mezzi a disposizione, più o meno ufficiali; nel tardo pomeriggio consegna il risultato a Forti.
L’imprenditore edile Dei non era uno stinco di santo, gli affari immobiliari sono al limite della legalità. Le questioni più spinose riguardano:
- gravi ammanchi economici che lo hanno portato a litigare con il suo socio;
- il mancato pagamento di diverse mensilità ai muratori;
- il ricorso ai giudici di alcuni acquirenti degli immobili in costruzione, a causa della messa sotto sequestro di un cantiere per via di sospette tangenti.
“Direi che i nemici non gli mancano affatto” afferma il capitano.
“Direi di no, ma una cosa mi ha colpito in maniera positiva” commenta la tenente.
“Cioè?”
“La determinazione e l'amore della moglie nel giustificarlo. Lei ritiene che l’uomo fosse un gran lavoratore e che altre persone si siano approfittate di lui per i loro interessi”.
“In che senso?”
“Riguardo il socio, ad esempio, la morte di Dei porta con sé tutte le responsabilità e i suoi affari ora possono ripartire da zero”.
“Interessante…”
Ma mentre stanno valutando questi elementi, arriva una telefonata dei Carabinieri di Imperia che sembra destinata a concludere le indagini.
Continua...