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Finalese | 17 settembre 2025, 14:13

Da Lisbona a Finale Ligure in skate: la "folle" avventura lunga oltre 2.700 km di Arkan e Tommaso

I due giovani finalesi, residenti in Portogallo, sono stati protagonisti di una singolare e intraprendente iniziativa. A riceverli l'Amministrazione comunale

Da Lisbona a Finale Ligure in skate: la "folle" avventura lunga oltre 2.700 km di Arkan e Tommaso

Hanno trasformato quella che sembrava essere una folle idea in realtà, raggiunto la loro città d'origine partendo da quella dell'attuale residenza. Tutto a bordo di uno skateboard, percorrendo gli oltre 2.700 chilometri lungo la costa atlantica e mediterranea che separano Lisbona da Finale Ligure. 

Protagonisti Artan Marku e Tommaso Busoni, giovani finalesi emigrati tempo fa nella capitale del Portogallo, dove lavorano, che hanno affrontato un viaggio straordinario durato circa 80 giorni attraversando Portogallo, Spagna, Francia e un pezzo di Italia.

Questa impresa sportiva e umana fuori dall’ordinario è stata salutata stamani dall'Amministrazione Comunale che ha ricevuto Artan, giovane stilista, e Tommaso, giovane attore, entrambi originari di Finale Ligure che solo con uno zaino di 10 kg a testa e due fotocamere per documentare il percorso, hanno attraversato il Sud Europa spinti dalla voglia di mettersi alla prova, dal desiderio di avventura e dal legame profondo con la loro città di origine. 

Durante la cerimonia, l’Amministrazione comunale ha voluto sottolineare il valore di questa impresa fatta di coraggio, determinazione e amore per le proprie radici, consegnando quindi un riconoscimento ai due giovani quale apprezzamento per il loro straordinario percorso. 

Afferma il Consigliere delegato alle Politiche Giovanili, Andrea Calcagno: «Un'iniziativa ambiziosa, una dimostrazione di coraggio e intraprendenza da parte di questi due nostri concittadini, che ha portato lustro alla nostra città. Due giovani finalesi quindi, che con la loro forza e tenacia hanno trasformato un'idea quasi folle in relatà, sintomo che veramente i nostri giovani possono andare lontano e superare i molti limiti che spesso la nostra società impone. Noi crediamo nei nostri giovani e sono orgoglioso di rappresentarli».

Redazione

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