L’arrivo di nuovi immigrati riaccende il dibattito sull’accoglienza. Dopo la dozzina di richiedenti asilo già presenti e seguiti dalla cooperativa Ancora, una seconda realtà – pare proveniente dal Piemonte – ha acquistato due immobili a Cengio: uno è già operativo, l’altro verrà attivato a breve. Attualmente sarebbero circa una trentina le persone già arrivate, ma il numero è destinato a crescere.
Il sindaco Francesco Dotta non nasconde la propria contrarietà, motivata da possibili disagi per la comunità: “Non è una questione di razzismo, sia chiaro. È un ragionamento di raziocinio. In un comune come il nostro, dove la presenza straniera è già significativa, un afflusso così consistente rischia di alterare la nostra cultura. Corriamo il pericolo di perdere identità e senso di comunità. Un sindaco deve comportarsi con onestà e lavorare per il bene dei cittadini”.
Va ricordato che la distribuzione dei richiedenti asilo è stabilita dalla Prefettura, che definisce i criteri e le assegnazioni sui diversi territori.














