Un nuovo parcheggio che non è solo "un servizio alla città", ma la prima pietra di "un percorso di rinascita di una delle aree più importanti, non soltanto del finalese, ma del Ponente savonese", con l'intento di mettere in campo un progetto "che guardi non solo alla parte economica, ma anche al territorio e all'ambiente".
Si è chiusa stamani con l'inaugurazione del parcheggio dove un tempo sorgeva il reparto macchine, una settimana destinata a segnare una svolta nel percorso di riqualificazione delle ex aree Piaggio di Finale Ligure. Dopo l'incontro in Regione per il Comitato di Vigilanza per l'applicazione del percorso avviato con lo spostamento dello stabilimento a Villanova d'Albenga, sembra essere tornato di forte attualità il futuro del distretto di trasformazione del Ponente cittadino.
Una trasformazione attesa, che metterà definitivamente da parte il PUO del 2008, ormai definito superato da tutte le parti in causa, e che sembra ricevere - almeno nelle intenzioni - quelle richieste che Finale e i finalesi hanno palesato nel tempo: volumi edificati dimezzati rispetto alle precedenti previsioni, servizi per tutto il comprensorio, nuove possibilità di lavoro e con l'obiettivo di "ridare vita al paesaggio dell'area".
In questa prospettiva si inseriscono le parole dell’amministratore delegato di GIF srl, Giuseppe Schiavone che a grandi linee ha indicato la visione guida del riassetto che sarà messa nero su bianco in collaborazione col team di progetto Atelier(s) Alfonso Femia: "Abbiamo in mente di fare qualcosa che guardi non solo alla parte economica, ma anche al territorio e all'ambiente. In questo progetto, l'edificabilità sarà ridotta drasticamente rispetto al progetto precedente".Dichiarazioni arrivate a margine della prima uscita ufficiale nella cittadina rivierasca della nuova proprietà dell'area, acquistata dalla società torinese nel giugno 2024 per una cifra superiore ai 10 milioni di euro, a pochi giorni dal Comitato di Vigilanza convocato in Regione lo scorso lunedì. Occasione in cui si è parlato del nuovo masterplan progettuale, della bonifica e, soprattutto, di tempi: "Per noi potrebbero essere anche domani, ma questo dipende chiaramente da tutti i passaggi amministrativi necessari e indispensabili per arrivare all'iter definitivo - ha continuato Schiavone - Ci vorrà un nuovo accordo di programma, il 15 settembre è iniziato questo percorso e speriamo che si concluda rapidamente".
L'intenzione è parsa coincidere con quella espressa dal governatore Bucci al termine dell’incontro regionale, dal quale "siamo usciti motivati, ancora più motivati, e pronti" ha detto ancora l'ad. "L’iter ha per forza un percorso amministrativo e giuridico che bisogna percorrere passo dopo passo - ha comunque aggiunto - ma non siamo preoccupati: sappiamo che è un progetto complesso, non dico complicato ma complesso, con tante cose da fare, dalla bonifica alla rimozione, dalla pulizia alle scelte urbanistiche. È una sfida importante e sarà affrontata con serietà, un passo dopo l’altro, come fa ogni imprenditore quando vuole raggiungere la meta".
Una sfida che coinvolgerà anche diversi attori coi quali la proprietà dovrà interloquire. Dai già citati Regione e Comune fino alla società civile finalese ed enti come Ferrovie ed Anas: "Finale è una bellissima città e merita di avere questa riqualificazione fatta bene, ma questo non riguarda solo Finale: è un progetto che ha un valore provinciale e forse non solo. Questo è un progetto importante per tutto il territorio ligure, è il progetto più grande e quindi le aspettative per noi sono alte e lo saranno anche per i finalesi e per tutta la regione. Dobbiamo interloquire con tutti: è un progetto complesso e va gestito con tutti gli attori pubblici e privati del film".


















