Monitoraggi su via alla Strà, una delle zone colpite dal movimento franoso provocato dall’alluvione del novembre 2019 e sistemata dopo anni di chiusura della strada.
Durante l'esecuzione dei lavori, completati lo scorso gennaio e che avevano consentito di ripristinare la viabilità interrotta per anni a causa dei danni provocati dal maltempo, come consigliato dal geologo incaricato della Relazione Geologica e previsto dal progetto esecutivo, sono stati installati due tubi inclinometrici, uno a monte e uno a valle della strada, per il monitoraggio del corpo di frana relativo. Il geologo ha suggerito quindi di attivare una sorveglianza del corpo di frana per un periodo di almeno 24 mesi.
L’incarico, del valore complessivo di 3.133 euro (Iva compresa), prevede la sorveglianza tramite misurazioni inclinometriche e piezometriche su due tubi installati a monte e a valle della strada. Le rilevazioni verranno effettuate con cadenza stagionale per due anni, al fine di verificare eventuali movimenti del terreno e prevenire nuovi rischi per la viabilità.
Le prime misurazioni sono previste entro la fine dell’anno e proseguiranno fino al 2027, garantendo così un presidio tecnico costante sulla zona più critica della collina.














