La provincia di Savona si colloca al 14° posto nella classifica nazionale dell'Indice della Criminalità redata da Il Sole 24 Ore, con 4.288 denunce ogni 100 mila abitanti. Il Savonese registra una variazione negativa del -0,75% rispetto al 2023, quindi in controtendenza rispetto all'aumento nazionale (+1,7%). Ma anche quest'anno la posizione rimane invariata rispetto all'analisi dell'anno scorsa commissionata dal quotidiano economico.
Savona si posiziona nella fascia medio-alta della classifica nazionale, risultando tra le 15 province con maggiore incidenza di criminalità rispetto alla popolazione. Sono stati denunciati 11.455 reati nel corso del 2024.
Nel campo della criminalità predatoria, la provincia savonese si posiziona al 10° posto nazionale per i furti con strappo e al 18° per i furti con destrezza, segno di una presenza consistente di episodi di microcriminalità urbana. Anche i reati contro la persona e il patrimonio risultano in fascia alta della classifica: la provincia occupa il 9° posto sia per le lesioni dolose che per i danneggiamenti, confermando una tendenza a episodi di conflittualità e vandalismo. Sul fronte degli altri reati, Savona figura al 12° posto per lo spaccio di stupefacenti e al 17° per truffe e frodi informatiche. Merita anche una menzione il 20° posto, tra le 106 province analizzate, per reati legati all'usura.
Nel 2024 in Italia sono stati denunciati 2,38 milioni di delitti, segnando un aumento dell’1,7% rispetto al 2023 e del 3,4% rispetto al 2019. Si tratta del quarto anno consecutivo di crescita dopo il periodo pandemico, anche se i livelli restano ancora inferiori del 15% rispetto al 2014, quando il picco dei reati denunciati aveva raggiunto valori molto più alti.
La geografia del crimine conferma le grandi città come poli principali dell’illegalità. Milano, Firenze e Roma guidano la classifica per numero di denunce ogni 100mila abitanti, concentrando quasi un quarto (23,5%) degli illeciti registrati a livello nazionale. Seguono Bologna, Rimini e Torino, mentre le province più tranquille restano Oristano, Potenza, Benevento, Enna, Sondrio, Treviso e Pordenone.
I furti continuano a rappresentare la quota maggiore delle denunce (il 44% del totale) e fanno segnare una crescita del 3%. Particolarmente marcati gli aumenti dei furti in abitazione (+4,9%) e di autovetture (+2,3%). Tra le altre tipologie di reato, spiccano i rialzi di rapine (+1,8%), reati legati agli stupefacenti (+3,9%), violenze sessuali (+7,5%) e lesioni dolose (+5,8%). In controtendenza, invece, le truffe informatiche (-6,5%), il contrabbando (-38%) e gli incendi dolosi (-5,3%).
Preoccupa la crescita della criminalità giovanile: nel 2024 sono stati denunciati 38.247 minori, un dato superiore del 30% rispetto al periodo pre-pandemico e del 16% sul 2023. In testa alla classifica c’è Treviso, dove quasi un minore su dieci denunciati (9,5%) è coinvolto in reati.
Gli stranieri rappresentano il 34,7% dei denunciati complessivi, ma le percentuali salgono nettamente nei reati predatori: 69% nei furti con destrezza, 61% negli scippi e oltre il 60% nelle rapine in strada.














