Quando la pioggia ha smesso di cadere e il silenzio ha preso il posto del fragore del temporale, i segni dell’alluvione del 22 settembre erano evidenti: fango, detriti, locali invasi dall’acqua. Tra le tante mani che si sono mosse per restituire normalità alla città, ce n’erano però alcune particolarmente speciali.
I ragazzi richiedenti asilo ospitati dalla Cooperativa Ninfea non hanno esitato: armati di badili e scope, si sono messi al lavoro fianco a fianco con cittadini e volontari. Insieme hanno ripulito i locali della scuola elementare, la zona di via Brigate Partigiane e diversi condomini del centro.
Non era la prima volta. Già lo scorso anno, dopo un altro evento meteorologico che aveva colpito duramente la Val Bormida, i giovani avevano offerto il loro aiuto alla comunità che li ospita. Anche questa volta, il loro gesto semplice ma pieno di significato ha toccato il cuore di molti: un modo per dire grazie e sentirsi parte di un luogo che ormai chiamano casa.
Questa mattina, a riconoscimento del loro impegno, l’amministrazione comunale di Cairo Montenotte ha consegnato ai ragazzi un attestato di ringraziamento, simbolo della gratitudine della città per la solidarietà e la partecipazione dimostrate.














