Quattro patteggiamenti, una condanna e una sentenza di non luogo a procedere.
Questa mattina davanti al Gup Alessia Ceccardi e al Pubblico Ministero Luca Traversa si è svolta l'udienza preliminare in merito all'inchiesta per gli affidamenti degli sfalci lungo le strade provinciali savonesi.
Il Pm aveva richiesto il rinvio a giudizio per il funzionario tecnico della Provincia di Savona responsabile della "gara degli sfalci 2024" Andrea Tessitore, Giuseppe Rizzi, amministratore di fatto della ditta pugliese Green s.r.l., l'ex capo cantoniere Claudio Sardo, il geometra della Provincia Roberto Bottazzi, Giuseppe De Grecis, legale rappresentante della De Grecis Cos. e. Ma. Verde e il fratello Luigi.
Tessitore ha patteggiato una pena di 3 anni, due anni e quattro mesi Sardo e 3 anni Rizzi. Per tutti e tre le pene sono state sostituite con i lavori di pubblica utilità. Per tre anni sono stati interdetti dai pubblici uffici ed è stato disposto il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione. 8 sono i mesi patteggiati da Bottazzi con la sospensione della pena.
Gli avvocati difensori di Giuseppe De Grecis e il fratello Luigi, i legali Giambattista Petrella e Gianluca Rudino avevano invece chiesto il non luogo a procedere. Che è stato accolto per Giuseppe De Grecis ma non per Luigi che è stato condannato con il rito abbreviato a 6 mesi per la turbativa d'asta. Il Pm per lui aveva chiesto un anno e 8 mesi.
"Siamo molto soddisfatti per la posizione del legale rappresentante Giuseppe De Grecis" commentano gli avvocati Petrella e Rudino.
L'INCHIESTA
Al centro l'inchiesta sulle gare, 12 lotti in totale, due nell'occhio del ciclone, per gli sfalci lungo le provinciali.
La ditta pugliese Green Srl di Noicattaro avrebbe ottenuto illecitamente l'affidamento di due lotti, in violazione del disciplinare di gara: il lotto 3 in via diretta, il lotto 2 tramite una formale aggiudicazione ad un'impresa prestanome, De Grecis Cos. e. MA. Verde s.r.l. di Bitonto, che avrebbe dovuto essere impegnata sulle strade provinciali da Pontivrea a Dego (lotto 2).
Il lotto 3 invece interessava le strade a Celle, Varazze, Stella e Albisola. In relazione al lotto 2 viene contestato al R.U.P. Tessitore anche il reato di falso ideologico, per aver attestato la regolare esecuzione dei lavori, da parte della ditta "De Grecis", in realtà mai giunta a Savona.
Entrambe le aziende si erano aggiudicate l'appalto della Provincia con un ribasso d'asta del 28% per rispettivamente lavori per 20mila euro (De Grecis Cos. e. Ma. Verde Srl, lotto 2, Pontinvrea-Mioglia e Dego) e 22.552 euro (Green Srl, lotto 3, Celle-Varazze-Stella-Albisola, lotto 3). Gli interventi però nel lotto 2 sarebbero stati svolti da mezzi della Provincia e dalla Green Srl.
La turbativa del procedimento sarebbe stata agevolata da una duplice erogazione di denaro, in favore dello stesso Tessitore e del capo-cantoniere Sardo, da parte dell'imprenditore pugliese Rizzi. Fatto questo che sarebbe stato accertato dalle intercettazioni ambientali emerse durante le indagini della squadra mobile della Polizia.
Il Pm Traversa lo scorso fine maggio aveva notificato l'avviso di conclusione delle indagini agli indagati.
Lo scorso aprile era stato riconosciuto dal Tribunale del Riesame di Genova dopo il ricorso del Pubblico Ministero Luca Traversa contro l'ordinanza di custodia cautelare del Gip Emilio Fois, il grave indizio di colpevolezza per falso in atto pubblico per entrambi i lotti contestati in quanto i lavori non sarebbero stati svolti solo dalla ditta ma anche dalla Provincia (per il lotto 3 una ditta non si era proprio mai presentata nel savonese) ma era stata confermata la misura interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio per Tessitore.














