Savona, terremoto politico a Palazzo Nervi: sospese deleghe assessori

Da questa mattina sono in corso a Palazzo Nervi le consultazioni per la ridefinizione dei componenti della Giunta a cui domani verranno sospese tutte le deleghe.

Il Presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza ha dichiarato:“A undici mesi dalla fine del mandato occorreva una riflessione interna alla maggioranza di Palazzo Nervi, naturalmente l'auspicio era quello di un lavoro pensato e ponderato lontano il più possibile da amplificazioni mediatiche. Proposito che, leggendo i giornali di oggi, non è stato possibile portare avanti e che, a questo punto, necessita di una spiegazione su quanto accadrà nelle prossime quarantotto ore. Le prossime ore saranno interamente dedicate ad incontrare gli attuali assessori, i segretari dei partiti che mi sostengono e non solo. Un ascolto attento, un confronto sereno con tutti gli assessori, perchè credo, ne sono convinto, si possa fare meglio. Chi mi conosce sa che non mi accontento e, quindi, essere la provincia in cui il Pdl è andato meglio in Italia, o l'Ente tra i più presenti sul territorio tra le amministrazioni provinciali non li considero certamente come i risultati finali del nostro governo. Le mete da traguardare sono ancora innumerevoli".

"Nei prossimi undici mesi occorrerà dare il massimo, prosegue Vaccarezza, gli ultimi della storia delle Province, un dovere, il nostro, nei confronti di tutti quei cittadini ed elettori che hanno avuto fiducia in noi e per i quali noi, ora, dobbiamo portare a compimento il grande onore affidatoci. Essere ancora della partita significherà dunque  impegnarsi al 101% e colui che, dopo tanto aver giocato da titolare, riterrà giunto il momento di una pausa, è giusto che ne usufruisca. Il prossimo anno si voterà in quarantaquattro Comuni dei sessantanove che compongono la Provincia di Savona e a quell'appuntamento dovremo presentare liste composte da persone degne, capaci e motivate. Liste quindi finalmente private da ingombranti figure assai poco autorevoli, retaggio di una politica oramai logora, inconcludente e d'immagine".

"Queste sono le condizioni imprescindibili che dovranno animare la rinnovata o ritrovata squadra, fare l'amministratore pubblico è un servizio che si rende alla propria comunità, se lo si dimentica è giusto essere mandati a casa...” conclude il presidente della Provincia.