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Attualità | 01 luglio 2014, 08:00

Tirreno Power, oggi il giorno decisivo: da Roma l’”ardua sentenza”?

L’atteso vertice interministeriale previsto alle 16 al Mise farà finalmente chiarezza sulle direttive di politica ambientale e sul futuro dell’azienda

Tirreno Power, oggi il giorno decisivo: da Roma l’”ardua sentenza”?

Cresce l’attesa per il vertice interministeriale a Roma su Tirreno Power. Un incontro che, alla presenza del Ministero dello Sviluppo Economico e del Lavoro, delle categorie sindacali e dell’azienda farà, forse, finalmente luce sul futuro del colosso Tirreno Power e non solo dello stabilimento di Vado Ligure. Dal “clamoroso” sequestro disposto dalla Procura di Savona e dal giudice per le indagini preliminari dello scorso 11 marzo, è iniziato un vero e proprio limbo infernale nel quale le preoccupazioni sull’occupazione e sul futuro di più di 600 famiglie hanno preso il sopravvento. Scioperi, presidi, in ogni modo i lavoratori diretti e dell’indotto hanno fatto sentire la propria voce chiedendo risposte e sicurezze. Sono passati cinque mesi e non sono ancora arrivate risposte. C’è tutta la speranza che l’incontro previsto per oggi, 1 luglio alle 16 presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, faccia chiarezza sulla politica ambientale e sul futuro dell’azienda.

Sul profilo giudiziario, il parere negativo espresso dalla Procura di Savona sull’istanza di dissequestro presentato da Tirreno Power, frena ogni speranza sulla riaccensione degli impianti VL3 e VL4 della centrale. Ad aver l’ultima parola sarà il giudice per le indagini preliminari Fiorenza Giorgi che si esprimerà nelle prossime settimane. Il suo parere, infatti, potrebbe discordare da quello del Pubblico Ministero.

Intanto è in discussione la nuova AIA proposta dall’azienda dopo la sospensione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale transitoria disposta dal Ministero dell’Ambiente. Con la notifica della sospensione dell’AIA, pervenuta dal ministero dell'Ambiente, l’azienda ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per 315 unità impiegate presso tutte le sedi nazionali di Tirreno Power e ad essere coinvolti nello stabilimento di Vado sono invece 159.

Sul profilo occupazionale, è stato rinviato al 2 luglio l’incontro in Unione Industriali alla presenza dell'azienda e delle categorie sindacali per discutere degli ammortizzatori sociali da mettere in campo. L'azienda, che aveva annunciato la proroga della cassa integrazione ordinaria di 13 settimane per i dipendenti diretti, fino al 28 settembre, dovrà esprimersi sui 115 lavoratori coinvolti. Inoltre, si discuterà anche della cassa per l'indotto.

Debora Geido

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