Il maltempo quest"anno ha colpito duramente, unito alla crisi economica, la stagione turistica estiva.
Alberghi semi-vuoti, stabilimenti balneari con più ombrelloni chiusi che aperti, ristoranti che certi giorni, a mala pena, hanno riempito i tavoli del primo turno.
Basta però spostarsi di appena ottanta chilometri e sembra di approdare in un'altra realtà: la Costa Azzurra.
Complice un clima più favorevole, il calo turistico sembra non esserci quasi stato, o comunque in maniera più contenuta.
Ma cosa offre di più ai turisti la confinante Francia? In primis moltissime spiagge libere, gratis quindi, e pulite, con spesso docce, bagni e cabine dove cambiarsi. La disciplina circa il commercio abusivo in spiaggia è molto più stringente, quindi non si viene "importunati" ogni cinque secondi da vu cumpra e massaggiatori.
Ma solo questo? A giudicare dall'affollamento dei centri cittadini a qualsiasi ora sembrerebbe di no.
Sicuramente una delle attrazioni principali per turisti e stranieri sono i mercati coperti, dove è possibile acquistare di tutto, dalla frutta ai prodotti tipici.
E poi musicisti di livello che suonano il piano, ad esempio, in strada, cosi come spettacoli di danza capoeira in pieno centro cittadino.
Cosa cercano dunque i turisti? Spiagge tranquille e pulite, città vive e pulsanti. Banalità, penseranno molti, ma che la Liguria purtroppo spesso non offre.
E allora perché non cercare di replicare ad adattare alla nostra realtà un modello che vicino a noi funziona con successo?
Il nostro compito, come giornalisti, non è fornire le soluzioni, quello spetta ai politici e governanti, ma osservare la realtà e cercare di porre le domande inespresse dei cittadini. A chi guarda dall"alto della torre il compito di fornire risposte.