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Attualità | 12 settembre 2014, 15:37

Tirreno Power, dall’azienda garanzie per il rinnovo della cassa integrazione

Prossimo obiettivo dell'azienda è garantire la copertura degli ammortizzatori sociali ai lavoratori di tutti gli stabilimenti. In particolare per i lavoratori di Vado Ligure per i quali è prossima la scadenza del 28 settembre

Tirreno Power, dall’azienda garanzie per il rinnovo della cassa integrazione

L’azienda Tirreno Power intende mandare avanti la cassa integrazione e garantire gli ammortizzatori sociali ai lavoratori. Più che una garanzia, un sospiro di sollievo, per i lavoratori dello stabilimento di Vado Ligure che temono l’avvicinarsi della scadenza della cassa integrazione il prossimo 28 settembre. Un’assicurazione che arriva dall’incontro di ieri sera a Roma sulla mobilità al quale hanno partecipato i rappresentanti nazionali delle segreterie sindacali e l’azienda Tirreno Power.

“L’azienda farà richiesta al Ministero per assicurare il rinnovo della cassa integrazione e dei contratti di solidarietà – afferma Maurizio Perozzi, rsu Tirreno Power – e per garantire la copertura degli ammortizzatori sociali ai lavoratori di tutti gli stabilimenti”. Tutto è in funzione rispetto a quello che sarà deciso il prossimo 18 settembre con la convocazione della commissione tecnica sull’AIA. ”L’azienda auspica il mantenimento della cassa integrazione straordinaria per i dipendenti diretti e anche per le ditte dell’indotto – continua Perozzi – intanto martedì prossimo 16 settembre sarà sottoscritto ufficialmente l’accordo sulla mobilità”. Infatti, le richieste di mobilità volontaria raccolte dai lavoratori degli stabilimenti Tirreno Power, risultano essere 116, cinque in più di quelle previste. In più sono state presentate, fuori dai termini di tempo, altre 10 richieste di mobilità volontaria: 2 dallo stabilimento di Vado Ligure, 6 da Napoli e 2 da Civitavecchia. L’azienda valuterà nei prossimi giorni se accettarle.

Durante l’incontro i sindacati hanno sollecitato al più presto un tavolo di confronto con le parti sociali alla presenza del Ministero dello Sviluppo Economico. “A Vado Ligure faremo nei prossimi giorni un’assemblea con i lavoratori – continua Perozzi – vogliamo chiarimenti dall’azienda per definire i termini dell’organizzazione aziendale e le intenzioni industriali future”.

Debora Geido

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