“Finchè non verranno risolte le problematiche ed incertezze in Piaggio, noi non ci licenziamo”. A parlare è uno dei 94 operai esternalizzati dello stabilimento aeronautico di Finale Ligure, che da questa mattina si trova presso la Croce Bianca, in piazza Donatori di sangue, per i colloqui conoscitivi con Laerh. Nel corso di questi incontri la ditta campana cercherà di conoscere meglio i lavoratori, dalle professionalità, ai titoli di studio ed esperienze acquisite in Piaggio, finalizzate ad una possibile assunzione in azienda alla medesime condizioni economiche e contrattuali.
“Attualmente ci sono molti ritardi con il cronoprogramma del trasferimento, spiegano i dipendenti, e manca ancora il piano di consegne per il 2015”.
“I test sperimentali, proseguono gli operai, per il drone sono in netto ritardo, così come quelli per il pattugliatore MTA. Non sono poi ancora stati risolti i problemi con il carrello del P180. Alcuni operai che erano già in cassa integrazione, sono stati richiamati per terminare dei lavori in Piaggio”. Tanta incertezza e tensione sui volti di chi per più di vent’anni ha lavorato in Piaggio, la casa di tantissimi finalesi.
“Alla fine dei colloqui conoscitivi chiederemo un incontro con i segretari delle tre organizzazioni sindacali, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e Cisl per avere chiarimenti e risposte certe sul nostro futuro”, conclude un dipendente.