Presidio di "Fronte Animalista" contro il provvedimento provinciale che prevede l'abbattimento di 1.500 caprioli da abbattere per la stagione venatoria. Si tratta di una "manovra politica sbagliata" secondo gli animalisti che questa mattina si sono incontrati davanti a palazzo Nervi, sede della Provincia di Savona, per manifestare contro un "provvedimento crudele". Gli animalisti vengono dalla provincia di Savona, Genova, Milano. "Ci sono troppi caprioli? La soluzione della politica é eliminarli, la cosa é paragonabile agli stessi esuberi che ci sono nell'ente: 178 dipendenti di troppo, saranno fatti fuori?", afferma Roberta De Andreis da Loano.
"Chiediamo l'immediata sospensione del provvedimento - afferma il coordinatore di Fronte Ambientalista, Roberto Serafin di Milano - Ci sono altre soluzioni all'abbattimento, continueremo a portare la nostra battaglia in tutta Italia come abbiamo già fatto in Trentino, Ravenna dove abbiamo ottenuto risultati".
La manifestazione del Fronte Animalista si distribuisce a livello nazionale nei confronti dei provvedimenti sulla caccia. " Anche oggi protestiamo contro l'uccisione di animali accusando le amministrazioni varie di fare sempre e solo gli interessi delle lobbies dei cacciatori evitando accuratamente di attuare le tutele per gli animali e per le persone. Questo avviene in tutta Italia", afferma Roberto Ottone di Fronte Animalista e referente per la Regione Piemonte del "Movimento Etico Tutela ANimali Ambiente".
Nei mesi scorsi la Provincia di Savona ha dato il via all’opera di censimento dei caprioli che proliferano nel nostro entroterra e si spingono sempre più a valle e nelle nostre città. Sono state fissare a tal proposito le quote di “prelievo selettivo” del capriolo per il 2015 – 2016. Nel territorio provinciale sono ben 12.601 i capi presenti che hanno comportato di ritenere compatibile un piano selettivo di prelievo nella misura media di circa l'11,5% degli esemplari censiti, corrispondente a 1.454 capi. I periodi di prelievo sono stabiliti dal 15 giugno al 13 luglio e dal 15 agosto al 28 settembre per gli esemplari maschi e dal 2 gennaio al 14 marzo per le femmine e i piccoli di entrambi i sessi.
I referenti del gruppo hanno chiesto un incontro con il presidente della Provincia, Monica Giuliano che ha dichiarato che non ci sarà alcun passo indietro, in quanto il provvedimento, di competenza regionale, è stato frutto di un accordo concordato con le associazioni di categoria.
























