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Politica | 06 marzo 2017, 14:00

L’inchiesta pubblica sulla Maersk? Una "grande occasione sprecata": incontro a Vado Ligure per valutare i nuovi scenari

Il Meet Up di Vado e Quiliano ha organizzai un incontro dal titolo “Dubbi sull’interpretazione - valutazione del rapporto finale e nuovi scenari” che avrà luogo mercoledì 15 marzo presso la Sms “Baia Dei Pirati” alle ore 18.

L’inchiesta pubblica sulla Maersk? Una "grande occasione sprecata": incontro a Vado Ligure per valutare i nuovi scenari

 

L’inchiesta pubblica sulla Maersk? Una “grande occasione sprecata” secondo gli organizzatori del nuovo incontro dal titolo “Dubbi sull’interpretazione - valutazione del rapporto finale e nuovi scenari” che avrà luogo mercoledì 15 marzo presso la sala Assembleare della Sms “Baia Dei Pirati” di Vado Ligure alle ore 18.

Ad organizzare l’incontro il Meet Up di Vado e Quiliano che afferma: "L’inchiesta pubblica sulla piattaforma Maersk si è chiusa lo scorso 6 luglio e tutti si aspettavano fosse arrivato finalmente il tempo dei bilanci. Dalla Regione, il consigliere del M5S Andrea Melis, il primo a chiedere e ottenere in Consiglio Regionale l’avvio dell’inchiesta, esprimeva un giudizio positivo per aver ottenuto un coinvolgimento tanto significativo della cittadinanza. La stessa cittadinanza che nel 2008, ricordiamolo, aveva espresso voto contrario con percentuale di 60% in un referendum consultivo sulla Piattaforma. Gli amministratori, che pure in chiave di trasparenza avevano definito “interessante“ l’iniziativa, mai si presenteranno. Quando la relazione finale redatta ad esito dell’Inchiesta Pubblica viene ufficializzata, risulta in tutta evidenza incompleta e manca di un passaggio fondamentale. Parliamo della mancata indizione di una Udienza Pubblica conclusiva e successiva alla redazione della relazione finale, così da poter avere un dibattito definitivo su tutto quanto emerso in sede di Inchiesta Pubblica e dare voce in egual misura alle parti in causa”.

Invece il presidente regionale di Italia Nostra, Roberto Cuneo osserva: “La giunta regionale non ha commentato né ha preso in alcuna considerazione le osservazioni che sono venute da più parti sulla variante e ciò che avrebbe potuto comportare in sede di inchiesta pubblica, pur citandola”.

Afferma il giornalista ambientale, Marco Grondacci:La conclusione dell'Inchiesta Pubblica è un passaggio molto delicato, perché si tratta del momento in cui si deve dimostrare, da parte del Presidente e del Comitato dell'Inchiesta, di avere acquisito e inserito nel Rapporto Finale tutti gli scenari, le osservazioni, i suggerimenti e le criticità emerse dalle varie Udienze. Condividere il Rapporto Finale dell'Inchiesta Pubblica non significa approvazione dello stesso nell'Udienza Finale, come se le Udienze dell'Inchiesta o l’Inchiesta stessa fosse considerata un organo collegiale che delibera a maggioranza. Condivisione del Rapporto Finale significa che tutti i partecipanti devono vedere riconosciuto (nei limiti delle inevitabili sintesi) il proprio punto di vista, espresso nelle Udienze e/o nelle memorie scritte presentate durante i lavori dell'Inchiesta; punto di vista che dovrà essere riportato in modo da non stravolgerne significato e finalità”.

Saranno presenti all'incontro il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Melis, il presidente regionale di Italia Nostra, Roberto Cuneo e il giornalista ambientale, Marco Grondacci.

 

Debora Geido

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