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Politica | 29 marzo 2017, 18:00

Gianni Pastorino (Rete a Sinistra), Francesco Battistini (Libera-Mente Liguria): "Proroga slot-machine, le forzature del centrodestra"

Afferma Rete a Sinistra: "Opposizioni e associazioni contro l’azzardo tenute sotto scacco"

Gianni Pastorino (Rete a Sinistra), Francesco Battistini (Libera-Mente Liguria): "Proroga slot-machine, le forzature del centrodestra"

La critica di Rete a Sinistra in merito alle decisioni prese dalla Giunta regionale per gestire le vicende legate alle slot machine: "Associazioni “no slot” tenute fuori dal consiglio regionale, mentre i concessionari e i titolari delle sale da gioco possono partecipare indisturbati alla discussione e, di fatto, decidono che i manifestanti non possono entrare, perché altrimenti non saranno in grado di garantire la sicurezza dell’aula". «Opposizioni e associazioni contro l’azzardo tenute sotto scacco dalle difficoltà della giunta Toti: il centrodestra mette alla porta le legittime contestazioni di chi si batte contro la ludopatia; in più convoca per sabato prossimo una seduta straordinaria del consiglio in cui approvare l’emendamento “azzardato” - dichiara il consigliere di Rete a Sinistra Gianni Pastorino -. È la plastica rappresentazione dell’asservimento di questa giunta ai poteri economici che gravitano attorno al gioco d’azzardo. Stamattina Toti l’ha detto chiaramente: ci sono troppi interessi in ballo».

«Ieri abbiamo denunciato l’assurda stortura, l’emendamento-proroga non ha nulla a che fare con la legge in cui si è insinuato. La scadenza dei termini era nota e risaputa a tutti: 6 mesi fa c’era tutto i tempo perché la giunta promuovesse iniziative con il consiglio e con gli enti locali. Invece ha aspettato l’ultimo momento per poi forzare la mano - commenta Pastorino -. Tra un anno saremo punto e a capo, visto che questa soluzione non offre garanzie a nessuno: 365 giorni di ossigeno che non servono a niente. Poteva andare diversamente».

Sottolinea Rete a Sinistra: "I dati che si rincorrono in questi giorni si fanno sempre più allarmanti. Dopo la notizia di un aumento del 300% delle richieste d’aiuto per ludopatia (70% delle quali provocate dalla dipendenza da slot) e le varie centinaia di casi seguiti dai Sert liguri, oggi le associazioni contro il gioco d’azzardo fanno sapere che sulla testa di ciascun italiano (bambini compresi) pesano 1650 euro giocati ogni anno". 

«Il problema ludopatia è da affrontare anche dal punto di vista economico, non ci sono dubbi. Ricordiamo, però, che non c’è soltanto il problema economico di chi ha investito sulle slot; ma anche il problema socioeconomico della collettività, sia dei giocatori sia delle strutture sociosanitarie che devono farsi carico dei danni subiti. Questi sono costi che ricadono su tutti i cittadini, e anche su questo la politica ha il dovere di intervenire in modo deciso – dichiara il consigliere regionale di LiberaMente Liguria Battistini -. Insomma: il beneficio sta solo da una parte, tutti gli altri pagano. Ora il dibattito sulla piaga della ludopatia va portato a livello nazionale: in questo senso attendiamo un gesto finalmente responsabile da parte della giunta Toti».

«Questa vicenda peserà sul dibattito elettorale per il comune di Genova. Ci piacerebbe sapere se dentro le visioni generali del candidato sindaco di centrodestra c’è anche quella di una politica che non sa risolvere questo problema – conclude Pastorino -. Perché una città è tanto più appetibile e accogliente quando riesce a definire il rapporto con esercizi commerciali e a farli puntare decisamente sulla qualità dei servizi e dei prodotti offerti, e non sull’utilizzo dei videogiochi».

c.s.

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