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Politica | 16 gennaio 2020, 13:46

Fermo al palo il reddito di cittadinanza nel savonese, Pasa (Cgil): "Un fallimento, si impieghino i percettori in lavori di messa in sicurezza del territorio"

Il lavoro dei navigator procede a rilento. Il segretario generale: "Si attinga dai fondi per l'Area di Crisi Complessa tramite i tirocini"

Fermo al palo il reddito di cittadinanza nel savonese, Pasa (Cgil): "Un fallimento, si impieghino i percettori in lavori di messa in sicurezza del territorio"

"L'avevamo detto qualche mese fa, e non ci fa piacere dirlo, che è la dimostrazione che si tratta di uno strumento che non serve a combattere la povertà o a ricollocare le persone che non hanno lavoro o che non lo hanno mai avuto".

Il segretario generale della Cgil Savona Andrea Pasa non le manda a dire sull'attuale situazione di stallo del reddito di cittadinanza nel savonese. I 10 navigator sono al lavoro da qualche mese nei centri per l'impiego di Savona, Albenga e Cairo ma la seconda fase della misura, (dopo essere stati censiti i percettori del reddito, la ricerca di un posto di lavoro) è attualmente ferma al palo a causa di una provincia che conta circa 8000 disoccupati.

"Se ci sono 1000 domande ci vogliono almeno 3000 posti di lavoro, è matematicamente impossibile e i dati ci danno ragione. La situazione è ancora più nera di quella che potevamo prevedere. Bisogna rifinanziare e dare più soldi al reddito di inclusione, ora così com'è lascia il tempo che trova" continua Pasa.

"Manca il lavoro per mettere in campo nuove attività, ci vogliono investimenti pubblici e privati. La piattaforma Maersk non basta, intorno ci sono crisi aziendali più che delicate. Il reddito non è lo strumento adatto per combattere la povertà e neanche per inserire i lavoratori" specifica il segretario generale del sindacato.

Un'iniziativa per combattere la disoccupazione potrebbe essere messa in atto, con il supporto della Regione, attingendo dall'Aria di Crisi Complessa tramite i tirocini.

In un momento storico nella quale la Liguria è stata messa in ginocchio dalle violenti piogge, dalle imponenti frane e mareggiate, impiegare cittadini attualmente senza posto di lavoro, a supporto degli interventi sulle criticità territoriali, potrebbe risolvere, in parte, sia il problema della disoccupazione che la messa in sicurezza del territorio.

"Perchè non viene impiegato, chi ha presentato la domanda di reddito di cittadinanza, nelle imprese che si devono occupare delle attività di pulizia e del verde per la messa in sicurezza del territorio? Bisognerebbe trovare il modo. Al momento ci sono soldi ma i tirocini non li fa nessuno" continua Pasa.

Nel frattempo è stato fissato per il prossimo 20 gennaio un incontro in Regione sul tema della formazione e riqualificazione.

Luciano parodi

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