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Val Bormida | 06 dicembre 2010, 18:42

Cengio: "Orti in Condotta" in Val Bormida, progetto per educare i bambini a mangiare sano e nel rispetto dell’ambiente

Il progetto degli orti scolastici italiani di Slow Food ha avuto avvio nel 2003 sull'esempio degli school gardens promossi da Slow Food USA

Cengio: "Orti in Condotta" in Val Bormida, progetto per educare i bambini a mangiare sano e nel rispetto dell’ambiente

"Orti in Condotta …in Valle Bormida" Settimana decisiva per l’avvio di tre orti di Mareterra di Liguria in Valle Bormida. L’iniziativa promossa dalla Condotta Slow Food delle Valli del Bormida, con il sostegno di SlowFood Liguria e resa possibile grazie al finanziamento da parte della Fondazione CARIGE, ha richiesto mesi di preparazione con il coinvolgimento delle scuole ed i Dirigenti degli Istituti Comprensivi di: Cairo M.tte, (per le scuole elementari.di Cairo M.tte), di Millesimo (per le scuole elementari.di Cengio) e di Carcare (per le scuole elementari.di Mallare), nonché i collegi dei docenti e le maestre.    Infine  le Amministrazioni  Comunali,  con i sindaci dei tre Comuni, il C.E.A.  (Centro  per  l’Educazione Ambientale) per  il comune  Cairo  Montenotte. Grazie alla sensibilità e disponibilità di tutti soggetti coinvolti,  dopo le  rispettive delibere di Giunta  nei tre Comuni (Cengio, Mallare e Cairo M.tte.) si sono determinate le condizioni per la sottoscrizione dei Protocolli d’Intesa, con i quali si rende operativo il Progetto. Ma vediamo di che si tratta. Il progetto Orto in Condotta vuole educare i bambini a mangiare sano e bene nel rispetto dell’ambiente che li circonda, facendo avvicinare le loro famiglie agli ortaggi e ai frutti coltivati localmente, con metodi naturali, basandosi sull’attività pratica nell’orto e sullo studio e trasformazione dei prodotti in cucina. Il progetto degli orti scolastici italiani di Slow Food ha avuto avvio nel 2003 sull'esempio degli school gardens promossi da Slow Food USA. 

Oggi  gli Orti in condotta attivi su tutto il territorio nazionale sono oltre 300 L'Orto in condotta è un progetto di durata triennale, che prevede percorsi formativi per gli insegnanti, attività di educazione alimentare e del gusto e di educazione ambientale per gli alunni e seminari per genitori e nonni ortolani.L'orto rappresenta uno strumento didattico per conoscere il territorio, i suoi prodotti e le sue ricette ma anche occasione per incontrare esperti, produttori e chef della comunità locale. L'orto deve presentare alcune caratteristiche:

-  il terreno deve essere coltivato per tutta la durata del progetto

- la coltivazione deve essere biologica o biodinamica

- le varietà coltivate devono essere quelle tipiche del territorio regionale 

- è vietata la coltivazione di prodotti geneticamente modificati

- devono essere privilegiati i prodotti che possono essere raccolti e consumati durante l'anno scolastico

- l'uso dell'acqua deve avere un ruolo didattico: deve essere spiegata agli alunni l'importanza di una gestione oculata della risorsa    

Il percorso di aggiornamento degli insegnanti è curato da docenti esperti di Slow Food e ha appunto durata triennale. Prima  annualità: in  preparazione  alle  attività  nell’orto  gli  insegnanti  seguono delle  lezioni  teoriche e  pratiche  sull’orticoltura  e sulla  scoperta degli alimenti attraverso  i sensi.  Seconda annualità: ad orto già avviato, gli  insegnanti si preparano ad  attività  di  educazione ambientale e alimentare in  classe  e  all’aperto. Terza annualità: si  parla  di storia dell’alimentazione, di  prodotti  e territorio  e  agli  insegnanti  vengono  forniti strumenti  e spunti per poi realizzare  con  gli  studenti attività di educazione e scoperta delle origini del gusto. Gli stimoli che intendiamo dare ai bambini con il progetto Orto in Condotta vanno nella  direzione del buono, del pulito e del giusto, perché trasmettiamo loro l’idea che ciò che  è coltivato in maniera non intensiva, che è raccolto al momento giusto e non fa centinaia  di  chilometri  per  arrivare  a  destinazione,  non  può  che  essere  organoletticamente più buono ed ecologicamente più sostenibile.

Il concetto di responsabilità verso l’ambiente e verso il prossimo viene trasmesso attraverso il lavoro di gruppo nell’orto e la cura che  ogni bambino deve avere della propria piantina. Per ogni “Orto” dovrà essere individuato un “nonno ortolano” (o nonna ortolana) che,  in qualità  di  esperto  volontario  si  renda  disponibile  un giorno  la  settimana  nelle ore e nei modi concordati con gli insegnanti per le attività in aula e in giardino relative  all’Orto  in  Condotta.  Il  nonno-ortolano si  occuperà  altresì  della gestione ordinaria dell’orto. Oggi 6 dicembre presso il Comune di Cengio la firma del protocollo (Nella foto).              

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