Finale Ligure, domenica concerto "Ricordando Falstaff"

Sarà replicato domenica 4 agosto alle ore 21,30, presso i Chiostri di S. Caterina a Finalborgo, “Ricordando Falstaff”, spettacolo che nasce dalla collaborazione tra la rassegna “Percorsi Sonori” e l’associazione culturale Baba Jaga in occasione del bicentenario della nascita di Verdi.

 Lo spettacolo, che vuole rendere omaggio al grande compositore partendo dalla sua unica opera comica dai risvolti favolistici, è già andato in scena con grande successo lo scorso luglio sempre a santa Caterina.

Il “Falstaff” tratto da “Le allegre comari di Windsor” rappresenta il terzo capolavoro verdiano tratto dall’opera di Shakespeare, dopo Macbeth e Otello. Fin dai primi tempi il grande drammaturgo inglese rappresentò per Verdi l’ideale cui ispirarsi per giungere ad un’arte in grado di cogliere in profondità la realtà dell’animo umano con il suo complicato intreccio di passioni. Così, come il Falstaff shakespeariano rappresenta la metafora della crisi del Rinascimento per l’affermarsi dei valori dinamici della nascente borghesia, il Falstaff di Verdi e Boito alle soglie del Novecento diventa similmente la trasformazione dell’”alto” in “basso” con la vittoria dell’antieroe e la parodia del tragico secondo la classica definizione dell’umorismo come espressione di tragicità, di contrasto doloroso, di crisi fra realtà e apparenza.

Da queste considerazioni prende vita lo spettacolo “Ricordando Falstaff” appositamente creato per i “Percorsi Sonori”. Il nuovo testo vede le “allegre comari” in una dimensione talvolta onirica, dove le avventure con il vecchio Falstaff restano come unico vitale ricordo in una vita fatta di noia e routine. Ispirandosi alle atmosfere del libretto di Boito e alle caratteristiche dei personaggi di Shakespeare, “Ricordando Falstaff” rivisita l’opera inserendo in un susseguirsi di ricordi, parti registrate tratte dal capolavoro verdiano. Lo spettacolo, allegro e dinamico con continui cambi di scena spesso netti e subitanei che ricordano le tecniche del montaggio cinematografico si propone attraverso l’uso di un linguaggio semplice come ponte ideale tra il teatro di prosa e l’opera lirica senza svilirne la complessità e la valenza culturale. La musica di Verdi, mantenendo il ruolo di protagonista, partecipa all’azione diventando di volta in volta capace di parlare, commentare, sussurrare, sorridere e persino gesticolare.

Ingresso: Biglietto intero: 10 euro, ridotto 8 euro