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Politica | 07 luglio 2014, 12:26

Riorganizzare e migliorare le autonomie locali: i sindacati incontrano il Prefetto di Savona

Sottoposto un documento con cinque punti per creare insieme un percorso vero di riforma delle amministrazioni territoriali

Riorganizzare e migliorare le autonomie locali: i sindacati incontrano il Prefetto di Savona

 

Riorganizzare ed migliorare le performance delle autonomie locali. Questo l’obiettivo della proposta di riforma, che si articola su cinque azioni concrete, della autonomie locali elaborata dalla Cgil, Cisl e Uil e che questa mattina è stata sottoposta al Prefetto di Savona.

Lo scopo di questo documento è indicare un percorso vero di riforma delle amministrazioni territoriali e di riorganizzazione degli enti, che sia parte integrante di una sfida più ampia: ricostruire il raccordo tra modello amministrativo e tessuto produttivo, per restituire legittimità e prospettiva al lavoro pubblico come “produttore di valore” e alla P.A. come volano di crescita per cittadini, famiglie e imprese.

“Proponiamo cinque azioni concrete, sottolineano le organizzazioni sindacali, con l'intento di lanciare una sfida al Governo nazionale e a quelli locali:                                                                                                                                           Avviare cabine di regia nazionale e locali, per la definizione delle funzioni da attribuire a ciascun livello amministrativo (Comune, Provincia, Città metropolitana, Unione di comuni) in base alle specificità di ciascun territorio: bisogni, servizi, ambiti ottimali, fabbisogni di competenze. Nuove reti territoriali con flessibilità organizzativa, tenuta dei livelli occupazionali, formazione e qualificazione del personale”.

Abbattere, in secondo luogo, i costi di gestione ed applicare tariffe standard con la creazione di centrali unificate di acquisto regionale.

Favorire poi, sottolineano i sindacati, un vero turn-over generazionale:”con almeno 50mila giovani per portare innovazione, velocità, cambiamento organizzativo. Allo stesso tempo occorrono percorsi per dare certezza ai lavoratori precari e ai vincitori di concorso”.

Sostenere poi l’innovazione organizzativa, che deve permettere ai cittadini e contribuenti di comprendere come funziona il servizio, cosa deve essere soppresso, cambiato o denunciato come illegale. :”Piani di riorganizzazione obbligatori in ogni ente e rilancio della contrattazione integrativa sono gli strumenti da attivare. No a tagli lineari, sì alla razionalizzazione e all’integrazione di funzioni. A partire dalle Camere di Commercio.”

Ed in ultimo rilanciare la contrattazione dei contratti collettivi nazionali, bloccati al 2010

.Con la presente chiediamo a S.E. di farsi interprete verso il Governo al fine di sensibilizzare i Ministri Competenti ad avviare un confronto con le rappresentanze sindacali di CGIL CISL e UIL     categoria del pubblico impiego sui temi contenuti nella piattaforma”, concludono i sindacati.

 

r.g.

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