E quando sembrava che il problema relativo al clochard che aveva trovato “ricovero” nel Punto di Primo Intervento ingauno si fosse risolto ecco questa notte un nuovo episodio.
Intorno alle 22,30 un uomo, di origini marocchine senza fissa dimora si è recato presso l’Ospedale di Albenga in evidente stato di agitazione.
Dopo essere stato refertato è emerso che lo stesso non presentava alcun particolare problema di salute se non un evidente stato di agitazione ed è stato, dunque, dimesso.
Tuttavia il marocchino ha continuato a fare avanti e indietro nel Punto di Primo Intervento, ci riferiscono arrecando diversi problemi al regolare svolgimento delle attività del personale medico presente.
L’episodio è arrivato al suo culmine quando l’uomo ha deciso di dare fuoco ad un giornale all’interno del Punto di Primo Intervento ingauno tanto da spingere gli infermieri e il medico di turno ad allertare i Carabinieri che sono prontamente intervenuti e lo hanno allontanato.
Afferma Cristina Folliero rappresentante Nursind per la Provincia di Savona “Mi hanno riferito le colleghe che erano di turno di aver rivissuto l’episodio accaduto una quindicina di giorni fa quando il clochard aveva dato fuoco ad alcuni cartoni facendo scattare l’allarme antincendio. La situazione che stiamo vivendo è davvero difficile e lavorare in queste condizioni è molto complesso”.
Continua la Folliero “I tagli alla sanità, oltre alle riduzioni del personale medico pari al 50% , mentre gli accessi non si sono ridotti in pari misura, ha comportato un taglio alla sicurezza. Una volta c’era un servizio di guardie giurate che garantivano la sicurezza anche durante le ore notturne. Ora non è più così e di notte, durante tutto l’anno e in particolare in estate quando gli accessi di tossicodipendenti e persone sotto l’effetto di sostanze alcoliche aumenta, la sicurezza per gli operatori ed i pazienti è messa in molti casi seriamente a repentaglio.”
Conclude la Folliero “Purtroppo il Punto di Primo Intervento spesso si trova a fare fronte ad esigenze che dovrebbero essere affrontate dalla Caritas e dai Servizi Sociali, purtroppo ad Albenga la Caritas ha chiuso, noi dobbiamo mandare le persone a Imperia che, tuttavia, accettano persone solo fino ad una certa ora e persone senza problematiche anche comportamentali, l’emergenza è dunque seria e noi ci stiamo attivando per far in modo che arrivino delle risposte chiare e risolutive”














