Rischio di chiusura del servizio di angiografia dell’ospedale San Paolo di Savona, con la centralizzazione di questo servizio al Santa Corona.
E’ stato questo l’argomento al centro del Collegio dei Primari, che si è svolto ieri, nel corso del quale è stata appunto discussa questa proposta avanzata dal Collegio di Direzione. Un tema che promette nuovamente di infuocare gli animi, dopo la proposta dell’ospedale unico provinciale avanzata negli scorsi giorni da Livio Di Tullio.
E proprio il vicesindaco di Savona interviene su questo tema:”Avete capito ?Funziona così: sei finito al Pronto Soccorso del San Paolo , poi se hai bisogno di una angiografia, ti caricano su una ambulanza e ti portano al Santa Corona “.
Il Comune di Savona ha però deciso di intervenire in prima persona sulla questione e l’assessore alle politiche sociali Isabella Sorgini “sta preparando, sottolinea Di Tullio, una lettera con gli altri Comuni del Comprensorio savonese e della Valle Bormida dove si esprime la nostra totale contrarietà a questa proposta. Queste cose avvengono perché dato che si continua a tenere aperti due ospedali, quattro se contiamo Cairo ed Albenga, anziché ragionare sulla prospettiva di un ospedale unico, ci si confronta ora con una scarsità di fondi. Di conseguenza i servizi vengono assegnati, come sembrerebbe in questo caso, da un nosocomio all’altro”.
“A me piacerebbe discutere di questi temi per tutta la Provincia perchè io desidero che sia curato bene un Cittadino di Savona o della Val Bormida esattamente come uno di Albenga o come uno di Andora ma non è che per le esigenze elettorali di qualcuno ci lasciamo smontare il San Paolo pezzo per pezzo” conclude di Tullio.