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Politica | 24 settembre 2014, 17:35

Tempi di cambiamenti per l'UDC, Pizzorno: "Mettere insieme il nuovo soggetto politico"

"Noi dell’Udc dobbiamo iniziare a guardare avanti. E questo significa veder avviata quella Costituente Popolare mettendo insieme più teste, più idee al fine di diventare un progetto popolare e corale"

Tempi di cambiamenti per l'UDC, Pizzorno: "Mettere insieme il nuovo soggetto politico"

Tempi di cambiamenti nell'UDC. Il segretario Provinciale UDC Roberto Pizzorno esorta il partito ad andare avanti, attuando il nuovo "progetto politico". Di seguito la lettera del segretario provinciale.

"Noi dell’Udc dobbiamo iniziare a guardare avanti. E questo significa veder avviata quella Costituente Popolare che, per come la immagino io, deve essere costruita mettendo insieme più teste, più idee al fine di diventare un progetto popolare e corale. Altrimenti rischiamo di essere l’ennesimo partito padronale, come tutti quelli che hanno fallito nella Seconda Repubblica ed hanno portato sull’orlo del fallimento l’Italia. E noi questo errore non vogliamo farlo perché i partiti costruiti intorno ad una sola persona finiscono con l’identificarsi con essa ed alla lunga perdono la loro identità".

"Ora si tratta di mettere insieme il nuovo soggetto politico che, a mio avviso, abbiamo il dovere di far nascere quanto prima se vogliamo ridare speranza alla voce del ceto medio che ad oggi non ha un partito che lo tutela, in cui riconoscersi e non ha occhi perché nessuno che gli indica la direzione per il futuro. Per questo, insieme agli amici della Segreteria Provinciale, abbiamo iniziato a guardare il territorio e ad organizzare una serie di incontri territoriali per dare voce alla nostra gente. Siamo in un momento difficile per la nostra Provincia, la crisi occupazionale è elevata, le aziende, causa anche la forte pressione fiscale non assumono, anzi ogni giorno c’è qualcuno che perde il posto di lavoro e difficilmente riuscirà a trovarne un altro".

"Non possiamo più stare fermi, dobbiamo far sentire la nostra voce, prendere una posizione: “il lavoro prima di tutto”. E questo, amici ed amiche, non è una frase di sinistra, di destra o di centro, sono parole che dicono le migliaia di persone che sono in situazioni precarie e noi non possiamo far finta di niente. Noi dell’Udc sul lavoro, e non solo, dobbiamo prendere una posizione, portarla fino in fondo e fare in modo di intervenire tramite i nostri parlamentari per far sentire la nostra voce".

"E’ vero, la situazione attuale non è certamente rosea, ma dobbiamo guardare avanti con fiducia. Credo,  che con la Costituente Popolare, se si parte con il piede giusto, noi, popolo centrista, potremo diventare la vera alternativa al Centro Sinistra. Ma la Costituente Popolare deve partire subito, non abbiamo bisogno di un leader - come ha detto il nostro Segretario Politico Lorenzo Cesa nel discorso conclusivo di Chianciano - ma di uomini e donne di buona volontà che si mettano in gioco. E se sarà così, io sarò il primo a metterci la faccia. Le Elezioni Regionali sono imminenti. Dobbiamo iniziare a lavorare uniti e consapevoli delle nostre forze in vista delle Regionali, per il nostro territorio, vicini alla gente e lontano da Genova matrigna e non mamma… Oggi, le alleanze non ci interessano. Dobbiamo crescere e per farlo dobbiamo intensificare la nostra presenza sul territorio. Parlare con la gente, coinvolgerla ed invitarla alle nostre riunioni".

"Torniamo a parlare di politica sotto i Campanili, non lasciamo spazio agli altri. Io vedo un grande partito fatto di uomini e donne che si incontrano e propongono idee, un laboratorio Politico aperto a tutti, nessuno escluso. Ma sarà così? E’ il mio miglior augurio. In conclusione, invito tutti coloro che condividono le nostre idee ed i nostri progetti ad aderire al nostro partito Udc verso la Costituente Popolare. Diceva Alcide De Gasperi, il più grande statista che abbia avuto la nostra Italia del dopoguerra: “Politica vuole dire realizzare”. E noi siamo qui per raggiungere questo obiettivo, sempre uniti e solidali per il bene della nostra Provincia”. 

 

 

r.g.

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