Si è tenuto questa mattina il presidio dei lavoratori Fruttital, l’obiettivo quello di continuare a mantenere l’attenzione sulla loro vertenza.
L’arrivo di Laer società collegata a Piaggio che si insedierà in una parte delle aree degli ex magazzini Fruttital aveva da subito fatto scattare la preoccupazione per i lavoratori, timori rilevatisi fondati a quanto pare, infatti Laer ha dichiarato di garantire l’assorbimento dei dipendenti Piaggio senza nulla dire su quelli Fruttital.
La richiesta a questo punto da parte di Cgil di un incontro con le istituzioni (Comune, Provincia, Regione Unione Industriali) affinchè si prendessero degli impegni nei loro confronti.
Incontro terminato con un malcontento nell’aver riscontrato una scarsa presa di posizione, ma la volontà di andare avanti con proposte precise che verranno proprio dai sindacati.
Intanto però i lavoratori sono sempre più sconfortati e sul piede di guerra non credendo più alle promesse che puntualmente pare arrivino, ma che, altrettanto puntualmente vengono poi deluse.
Affermano alcuni lavoratori “Gli Orsero investono in pubblicità sulle reti nazionali, nel Giro d’Italia, ma noi? Nessuna garanzia nei nostri confronti e siamo a casa alcuni a busta paga zero e con una Cassa Straordinaria che ancora non arriva anche se ci hanno garantito che a novembre dovrebbe sbloccarsi. Ormai non ci credo più, il sistema non funziona, le istituzioni neppure e rimane la speranza che si possa ottenere qualcosa, speranza che ci sta lasciando giorno dopo giorno”.
La proposta dei sindacati sembra essere quella di portar avanti una richiesta fatta alle aziende del territorio affinchè prendano a cuore la situazione e ricollochino al loro interno alcuni lavoratori.
Afferma un lavoratore “Ci hanno parlato di Noberasco, magari, o altre ditte, ma questo cosa vuol dire che Laer allora non ci assumerà punto e basta? Ci hanno rassicurato che non è così e che il trovare un posto in Laer è ancora una opzione concreta, c’è da crederci? Non lo so”.
Si continua dunque a portare avanti gli obiettivi e i progetti che si spera possano portare a qualche novità positiva per le 40 famiglie che ad oggi sono coinvolte e sperano ancora in un intervento significativo e risolutivo della loro situazione.














