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Attualità | 25 gennaio 2016, 11:10

Diminuire le emissioni delle navi in porto a Savona: presentato uno studio di fattibilità

Sulla strada della sostenibilità ambientale, oggi convegno promosso dall'Autorita Portuale

Diminuire le emissioni delle navi in porto a Savona: presentato uno studio di fattibilità

Diminuire le emissioni delle navi nel porto di Savona: questa mattina nel corso del convegno “Energie sostenibili per le città portuali: il sistema Savona”, ospitato presso la Sala della Sibilla nella Fortezza dl Priamar, è stato presentato lo studio di fattibilità. Si tratta di un innovativo sistema integrato progettato per Savona, con un confronto su esperienze italiane ed europee in termine di sostenibilità ambientale dei traffici marittimi durante lo stazionamento delle navi in porto. I soggetti coinvolti nello studio sono l’Autorità Portuale di Savona, l’ingegnere Mariano Rosasco  di Savona Port Service e l’ingegnere Federico Delfino della Facoltà di Ingegneria Ambientale, Campus di Savona

Lo studio di fattibilità è relativo ad un progetto di sistema in grado di far fronte alle esigenze attuali e future per ottenere una drastica diminuzione delle emissioni delle navi e dei mezzi operativi in porto. Il progetto prevede l'integrazione delle attuali tecnologie di connessione elettrica on shore con la realizzazione dell'infrastruttura necessaria per accogliere la prima nave passeggeri alimentata a LNG prevista a Savona nel 2019.

Questa integrazione porterebbe alla realizzazione di un impianto utilizzabile sempre e non solo in occasione di collegamenti on shore, in quanto in grado di fornire sia energia elettrica e termica in ambito portuale e sia il combustibile ai mezzi operativi e di trasporto terrestre dual fuel; il tutto coniugando i vantaggi per l'ambiente con la sostenibilità economica. Il sistema potrà prevedere inoltre uno “Storage”, ovvero un sistema di accumulo di energia tramite batterie da trasferire in continuità in caso di mancanza totale o parziale di energia dalla rete.

Questa mattina erano presenti il presidente dell'Autorita Portuale Gianluigi Miazza, il sindaco di Savona Federico Berruti, l'assessore alle Infrastrutture Edoardo Rixi.

“E’ la realizzazione, commenta il Presidente dell’Autorità Portuale di Savona Gianluigi Miazza,  di un impegno che ci eravamo presi.  Questo studio contiene degli elementi di grande novità, sia dal punto di vista tecnologico che operativo. Credo che potrà essere, sul panorama nazionale e internazionale, seguito da altri porti”.

“La prima nave ad energia arriverà per il 2019, prosegue Miazza. Per tale data il nostro progetto prevede di dare anche una fornitura di carburante. Quello che noi cerchiamo di fare è il misuramento delle performance ambientali del nostro porto e questo progetto le migliora”.

“Una delle ultime ricerche di Legambiente colloca Savona al 30° per le emissioni e al 10° posto per le polveri sottili. Partiamo da una situazione che può essere migliorata e il nostro progetto va in questa direzione”, conclude il Presidente dell’Autorità Portuale.

”L’obiettivo di questo studio, evidenzia Mariano Rosasco di Savona Port Service, è dare per il 2019 un combustibile più pulito che ci sia in questo momento, che è il gas, alle nuove navi crociera. Questa è una sfida, perché non ci sono porti attrezzati in Italia di questo tipo e dobbiamo cercare di essere i primi”.

“Sfruttando questa possibilità, prosegue Rosasco, noi siamo in grado di dare al porto, e non solo alle navi un ulteriore miglioramento dal punto di vista ambientale, creando un sistema che può dare energia sia ai mezzi portuali, non solo elettrica, ma anche di calore e raffrescamento, agli insediamenti interni”.

“Da un paio di mesi, commenta Federico Delfino, della facoltà di Ingegneria ambientale di Savona, è in atto una collaborazione tra il nostro Campus e l’Autorità Portuale di Savona. In questo ambito si sta ragionando per l’ambientalizzazione, interventi che siano mirati a rendere più sostenibile il sistema degli approvvigionamenti”.

“E’ un problema di molti porti italiani, prosegue Delfino, avere navi fortemente emissive in centro cittadino. In questo momento si è arrivati alla definizione  di una possibile architettura per un sistema che riduca in maniera significativa le emissioni e credo che oggi  bisognerà cercare di arrivare ad una presentazione esecutiva e definitiva di questo progetto”.

Cinzia Gatti e Debora Geido

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