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Politica | 02 febbraio 2016, 15:39

Spese pazze Liguria: 23 a processo. Toti: "Presunzione d'innocenza"

Fra i rinviati a giudizio spiccano Edoardo Rixi, attuale assessore allo sviluppo economico, e Francesco Bruzzone, presidente del consiglio regionale, entrambi leghisti.

Spese pazze Liguria: 23 a processo. Toti: "Presunzione d'innocenza"

Sono 23 gli esponenti politici, tra ex e attuali consiglieri regionali, rinviati a giudizio per le cosiddette spese pazze, ovvero gli esborsi sostenuti con i denari dei gruppi regionali tra gli anni 2010 e 2012.

Fra i rinviati a giudizio spiccano Edoardo Rixi, attuale assessore allo sviluppo economico, e Francesco Bruzzone, presidente del sonsiglio regionale, entrambi leghisti.

"Non sono sorpreso, non mi aspettavo nulla di diverso" ha detto Edoardo Rixi, vice presidente della Lega Nord, aggiungendo: "Non ho fatto assolutamente nulla. Continuerò a lavorare per i liguri e per fare uscire questa regione dalla crisi".

Rixi ha anche ricordato di essersi candidato alle scorse Regionali prima dell'avvio dell'inchiesta.

Il governatore regionale Toti si augura che "in Liguria nonostante dieci anni di governo di sinistra ci sia ancora lo stato di diritto, tre gradi di giudizio e la presunzione di innocenza"Per il presidente regionale, l'uso dei fondi per i gruppi è stato fatto "tra vuoti normativi e interpretazioni lacunose, in un clima un po' giacobino".

"Oggi - ha aggiunto Toti - la normativa è cambiata e questo è un bene perché non si incorre più in equivoci".

Il giudice per l'udienza preliminare Roberta Bossi ha rinviato a giudizio 23 tra ex e attuali consiglieri regionali. Secondo l'accusa, i consiglieri si sarebbero fatti rimborsare spese private con soldi pubblici spacciandole per attività istituzionali. Prosciolto, perché il fatto non sussiste, Mario Amelotti, ex contabile del Pd, mentre Maurizio Torterolo, valbormidese del Carroccio, ha patteggiato due anni.

Il Gruppo ligure del Partito Democratico ha appreso positivamente la decisione del Gip con cui è stato prosciolto dalle accuse in merito alla cosiddetta inchiesta sulle “spese pazze” in Regione il tesoriere del Pd Mario Amelotti e assolto da due dei tre capi d’imputazione l’ex capogruppo regionale Nino Miceli.

"Abbiamo piena fiducia nell’operato della magistratura e confidiamo che anche l’ultimo capo d’accusa rimasto per Miceli possa cadere e che allo stesso modo possa chiarirsi anche la posizione dell’ex presidente del Consiglio regionale Michele Boffa. Il Gruppo del Pd in Regione Liguria, come dimostra l'atto di oggi, era estraneo alla vicenda delle “spese pazze”. 


Redazione

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