Savona, la valorizzazione della chiesetta di Nostra Signora degli Angeli arriva in consiglio comunale

Valorizzare della chiesetta di Nostra Signora degli Angeli e zone adiacenti sul monte Ornato a Savona. Questo l’argomento al centro di una interpellanza presentata dal Movimento 5 Stelle di Savona che sarà discussa nel prossimo Consiglio Comunale, giovedì 22 settembre.

Affermano dal Movimento: “La chiesetta di N.S. degli Angeli presso il Monte Ornato, la cui origine risale a più di cinque secoli fa, rappresenta un valore altamente simbolico per moltissimi cittadini savonesi e non solo, credenti e non; più volte danneggiata e ricostruita, oggi versa in condizioni precarie, anche a seguito di ripetuti atti di vandalismo. Il paesaggio circostante, il panorama, la vegetazione particolare a macchia mediterranea costituiscono un patrimonio di inestimabile valore per tutta la cittadinanza, da tutelare, preservare e valorizzare, uno dei punti chiave della nostra bellezza collinare”.

“Ricordiamo che con comunicazione datata 12 dicembre 2009 la Cappella è stata dichiarata, dal Ministero per i Beni Culturali, di “interesse storico artistico particolarmente importante” e come tale sottoposta a tutela della competente Soprintendenza; ha ricevuto il patrocinio e il forte interessamento di varie associazioni ed enti, compresa l’Associazione Nazionale Alpini, le squadre della Rari Nantes e della Sampdoria, nonché del Fondo Ambiente Italiano; e nel censimento FAI 2012 si è piazzata al 17° posto nella classi4ca italiana dei “luoghi del cuore” risultando la più votata in Liguria, registrando ben 14.000 segnalazioni. Però, nonostante questi importanti riconoscimenti e l’impegno di cittadini, sottoscrittori e volontari, i circa 24.000 euro di fondi raccolti per un restauro in varie collette parrocchiali sono venuti a mancare, essendo stati usati per la gestione ordinaria della parrocchia. A causa di ostacoli burocratici e autorizzativi non è stato possibile per le associazioni utilizzare i fondi potenzialmente messi a disposizione dal FAI a seguito del censimento, circa 30.000 euro, tanto che tali fondi sono decaduti e grazie all’impegno di associazioni come GPN2010, ai contributi di benefattori e al lavoro di volontari, alcuni interventi minimi al tetto sono stati eseguiti, la strada e il sentiero sterrati ripristinati e intitolati, con deliberazione toponomastica del Comune, alla Beata Chiara Luce Badano. La chiesetta e i dintorni continuano a essere teatro di numerose iniziative e il ripido sentiero sterrato di accesso ha costituito il percorso di una corsa in salita di notevole rilevanza, per opera di un'associazione sportiva cittadina”.

“Visto che l'amministrazione, aderendo in data 1 aprile 2008 al programma “parchi per Kyoto”, approvava due delibere di tutela dell’ambiente, in cui fra l’altro ci si intendeva avvalere del supporto tecnico ed economico del Comitato per interventi di riforestazione della collina, colpita da un devastante incendio nel novembre 1998; l’assessore Lirosi, in data 18 agosto 2011, rispondendo ai 4rmatari della petizione per la chiesetta, confermava l'impegno dell'amministrazione ad effettuare interventi di ripristino; l’assessore Costantino, in data 26 settembre 2012, confermava all’Associazione Nazionale Alpini il patrocinio del Comune di Savona per gli eventi organizzati a sostegno del progetto di ristrutturazione; l’assessore Costantino, in data 8 aprile 2014, concedeva all’associazione GPN2010 il patrocinio del Comune di Savona per gli eventi organizzati a sostegno del progetto di ristrutturazione; un opuscolo realizzato recentemente dall'amministrazione indicava la chiesa come “un luogo di grande a etto per molti savonesi” e annunciava l’obiettivo di “riqualificare sia l’edificio sia le vie d’accesso, per ricreare un luogo di ritrovo di grande interesse per la comunità”. Chiediamo al sindaco e alla giunta di ribadire e rivendicare la grande importanza che la chiesetta e i dintorni rivestono per l’amministrazione e per i cittadini;  di intervenire presso i responsabili, la proprietà religiosa o laica, la soprintendenza e gli altri enti interessati per favorire lo sblocco degli impedimenti e per far sì che sia dato un seguito concreto alle raccolte fondi e alle azioni potenzialmente attuabili, ad esempio i progetti messi a disposizione gratuitamente da professionisti abilitati; di mantenere l'impegno annunciato procedendo alla pianificazione ed alla rapida messa in opera di opportune azioni di manutenzione riguardanti strade e terreni pubblici adiacenti”.