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Attualità | 20 aprile 2017, 20:30

Borgio Verezzi: ultimo incontro dedicato a un PUC dallo sviluppo estremamente rapido

La Regione Liguria ha espresso il suo plauso per come il confronto tra diverse posizioni sia stato condotto in modo sereno, civile e senza forzature politiche o strumentalizzazioni

Borgio Verezzi: ultimo incontro dedicato a un PUC dallo sviluppo estremamente rapido

Si è svolto nel pomeriggio del 20 aprile l’ultimo incontro con la popolazione relativo al PUC (Piano Urbanistico Comunale) di Borgio Verezzi, quello cioè nel quale finalmente si “tirano le somme” dopo un ciclo di incontri con la popolazione, di osservazioni da parte di privati e associazioni e di controdeduzioni comunali.

Un iter iniziato il 30 settembre 2014 e descritto dallo stesso Nicola Poggi, funzionario della Regione Liguria incaricato del ruolo di presidente dell’inchiesta pubblica come sorprendentemente veloce. Commenta lo stesso Poggi: “In meno di tre anni Borgio Verezzi è giunto alla definizione di un PUC quando numerosi altri comuni, paragonabili per caratteristiche di dimensioni e popolazione, non raggiungono lo stesso risultato nemmeno in cinque o sei anni”.

Una rapidità positivamente imputabile, secondo il presidente Poggi, a “una grande preparazione tecnica non solo da parte dell’amministrazione comunale, ma anche di chi ha presentato le proprie obiezioni, e un confronto sereno e costruttivo da ambedue le parti”.

In particolare, dopo l’avvio della Valutazione Ambientale Strategica (VAS), avvenuto il 7 settembre 2016, erano state le associazioni Italia Nostra e Agorà a richiedere la procedura dell’inchiesta pubblica. Essa si è basata principalmente su due grandi incontri, il primo il 13 dicembre 2016 (con 62 partecipanti) e il secondo, per le controdeduzioni, il 17 gennaio 2017 (con 39 partecipanti).

Poggi al termine del suo intervento pubblico, ha fatto il paragone con altri comuni impegnati in tempi più o meno recenti nel PUC, come Albenga, Chiavari e Sarzana, affermando: “Più alto è il numero di abitanti e minore tende a essere, in proporzione, la partecipazione alla cosa pubblica”.

Come è stato spiegato nel corso dell’incontro, dagli interventi del pubblico nelle sedute precedenti sono emersi in particolare alcuni temi sui quali vi è stata ampia condivisione:

l’espansione residenziale, con il conseguente consumo di suolo, con riguardo, in specie, sia al Distretto DT1, sia agli atterraggi degli indici attribuiti all’area su cui si prevede la realizzazione del Parco ENEA;

la nuova viabilità per Verezzi, che ricade in area carsica;

la nuova viabilità per il cimitero, che interessa un’area SIC;

l’esigenza di tutela del territorio sia in considerazione del suo elevato valore paesaggistico, sia ai fini idrogeologici;

la realizzazione della passeggiata a mare.

Lo stesso sindaco Renato Dacquino ha affermato pubblicamente che “su alcuni aspetti è stato corretto il tiro” e il risultato sembra essere un PUC soddisfacente per tutti.

Tanto che, quando alla fine di quest’ultima seduta è stata data la parola al pubblico, un intervento conclusivo di uno degli ascoltatori ha ben riassunto l’intero iter procedurale: “Quando si dà vita a un confronto politico forte ma leale, democratico e non strumentale a un ostruzionismo fine a se stesso, si ottengono risultati importanti”.

Nelle videointerviste che seguono ascoltiamo alcune considerazioni sul PUC.

Roberto Burlando, progettista del PUC di Borgio Verezzi:

Nicola Poggi, funzionario della Regione Liguria incaricato del ruolo di presidente dell’inchiesta pubblica:

Renato Dacquino, sindaco di Borgio Verezzi:

Alberto Sgarlato

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