Nel consiglio comunale di ieri a Pietra Ligure si è tornato a parlare del palazzetto dello sport. Quale futuro per le strutture sportive pietresi? Spazi tutti nuovi o sistemazione di quelli vecchi?
A sollevare la questione è Nicola Seppone, neo-insediato consigliere della Lista Civica dei Pietresi: “Nel vostro programma elettorale la costruzione di un nuovo palazzetto dello sport era definita ‘uno dei punti qualificanti per l’integrazione giovanile’. Nel frattempo però avete rifatto la copertura del palazzetto vecchio e annunciate nuovi interventi. Al tempo stesso, però, non abbandonate l’ipotesi di un nuovo palasport. Quindi si tratterebbe di spendere i soldi due volte. Con quale scopo?”
Replica Francesco Amandola, assessore ai lavori pubblici: “Sul vecchio palasport avevamo un piano ben preciso, articolato in tre tappe: alienare, monetizzare e ricostruire. Con i soldi ricavati dalla cessione della vecchia struttura avremmo potuto costruire nuovi spazi, magari in prossimità del nuovo campo sportivo, in modo tale da avere tutto condensato in un’area sportiva di riferimento”.
Prosegue Amandola: “Purtroppo soltanto al momento di avviare la pratica ci è stato detto che per applicare questo principio, denominato di cartolarizzazione, avremmo dovuto prima chiudere il palazzetto vecchio. Mi sembra ovvio che questa ipotesi non sia percorribile, dal momento che attorno a esso gravitano centinaia di ragazzi. Non potevamo lasciarli in mezzo a una strada e non ci piaceva nemmeno l’idea di essere costretti a dirottarli su impianti sportivi di paesi vicini. Così ci siamo adattati all’unica via percorribile: abbiamo acceso un mutuo da 150mila per ristrutturare l’esistente, abbiamo già fatto la copertura e proprio oggi sono iniziati i lavori di restyling anche degli interni”.