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Attualità | 30 agosto 2017, 12:46

Il Regno Unito alla scoperta della Riviera Ligure

Il The Guardian ha dedicato un articolo alla zona descrivendo il viaggio che ha toccato Alassio, Laigueglia, Albenga e Noli

Il Regno Unito alla scoperta della Riviera Ligure

Il legame tra la Riviera Ligure e il Regno Unito è fatto noto e consolidato, sin dal XIX secolo i britannici erano soliti soggiornare ad Alassio, ma, più in generale nelle cittadine del Ponente Ligure.

Un legame che forse era rimasto leggermente assopito, ma che sembra essere stato riscoperto negli ultimi anni. A “sancire” questo interessamento anche il sito www.theguardian.com che ha dedicato un articolo alla zona descrivendo il viaggio che ha toccato Alassio, Laigueglia, Albenga e Noli.

Diverse le attività descritte e così come le eccellenze del territorio. A colpire l’occhio della giornalista l’Hotel Eden di Alassio, l’Osteria La Sosta, la Gelateria Cuvea e Villa La Pergola. Luoghi incantevoli di Alassio e dove scoprire da una parte il paesaggio, la storia, ma anche i sapori della Liguria.

Ad Albenga l’incanto è dato in particolare dal Centro Storico dalle sue torri e dal ristorante da Turlà in via Torlaro.

Noli con la sua spiaggia, la focaccia e anche in questo caso la sua storia di borgo marinaro.

Un occhio di riguardo poi verso Laigueglia con la Festa di San Matteo e l’Osteria sociale U Levantin.

U Levantin è Osteria Sociale perché i lavoratori del locale sono ragazzi e ragazze portatori di handicap, mentre in cucina lavorano due  migranti in fuga dalla guerra e dalla povertà.

Spiega Alessandro Giulia Presidente della Cooperativa Jobel “Questa attività  non è finalizzata all’utile d’impresa, ma ogni risorsa viene reinvestita per migliorare il processo di inserimento lavorativo. Il progetto mira all’integrazione sociale sia dei ragazzi portatori di handicap sia dei profughi. Da noi lavorano un ragazzo del Senegal ed uno dell’Afghanistan ai quali abbiamo voluto insegnare la cucina del Levante Ligure portandola a Ponente dove è poco conosciuta.”

“U Levantin è integrazione sociale ma anche attenzione alla qualità e al cibo. Siamo stati felici di essere stati contattati dalla giornalista di The Guardian per noi è una opportunità di farci conoscere anche oltreconfine. Il nostro progetto e la nostra cucina ha interessato già altri programmi come TV2000 e Mela Verde, ma con questo articolo abbiamo la possibilità di essere conosciuti maggiormente anche all’estero” conclude.

Mara Cacace

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