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Attualità | 14 novembre 2017, 14:30

Savona, Confcommercio e operatori del Turismo: "NO secco alla tassa di soggiorno"

Bertino, Confcommercio Savona: "Prima saniamo il malessere poi mettiamo la tassa, i Comuni devono capire che tutto ciò è un danno all'economia e al turismo"

Savona, Confcommercio e operatori del Turismo: "NO secco alla tassa di soggiorno"

"Ci coordineremo tra le 5 categorie che compongono il settore turismo per fare in modo che cambi la tendenza, la Provincia di Savona ha avuto mesi e medie non positive, diciamo un No secco alla tassa di soggiorno, bisogna prima cercare di sanare il malessere, si tratterebbe di una pazzia a livello commerciale, cerchiamo di fare rete".

Con queste parole il Presidente di Confcommercio Vincenzo Bertino ha esposto le sue preoccupazioni  e il malessere, durante l'incontro che ha coinvolto gli operatori del turismo, dovuto all'intenzione di introdurre la tassa di soggiorno, da parte di 9 comuni del savonese (Alassio, Albenga, Toirano, Borghetto, Toirano, Pietra Ligure, Loano, Finale, Spotorno e Varazze).

Le 5 realtà aderenti a Confcommercio cioè Federalberghi, Fipe (Pubblici esercizi), Silb (Locali da ballo), Faita (camping e villaggi turistici) e Fimaa (agenti immobiliari) si sono compattate, quindi, per dire no alla tassa cercando di sottolineare quanto tutto ciò può essere un danno al turismo e al commercio.

"Invitiamo tutti i Comuni a avere un atteggiamento prudente, la nostra Provincia è stata considerata aria di crisi - dice la vice presidente di Confcommercio Lorenza Giudice - capiamo anche il momento delle difficoltà delle casse comunali, è anche vero che i dati riportano all'attenzione che comunque c'è una diminuzione di presenze sul territorio, in questo momento dovremo cercare di tutelare il nostro settore più forte".

Della stessa idea l'altra vice Presidente di Confcommercio Marilena Ratto: "Siamo molto stupiti di questa coalizione dei sindaci, tutto ciò va a erodere il nostro tessuto commerciale, rispetto alle Cinque Terre e Sanremo non abbiamo grandi peculiarità, non abbiamo un'immagine tale da poter competere con le altre province".

"Il caso di Savona è a sè stante, visto il pre dissesto, il quadro va affrontato in modo generale - spiega Andrea Valle di Federalberghi - la tassa non era stata inserita finchè non è stato istituito il registro dei Comuni turistici, successivamente è stato sottoscritto il patto del turismo , la no local tax derogata a giugno ha dato il via a tutti i ragionamenti. Siamo una Provincia ammalata e al palo".

Barbara Bugini, Presidente Faita Liguria ha esposto la sua personale idea: "I Comuni se devono racimolare dei soldi potrebbero andare a prenderli da chi non li ha mai dati ma la risposta è stata che non avevano operatori per combattere l'illegale, che i quattrini che poi sarebbero arrivati avrebbero risolto il problema dell'illegalità".

"Abbiamo fatto diversi interventi in Regione per la legge del turismo sulla questione delle case vacanze - prosegue Laura Forzano, Fimaa, se il fine di questa legge era una riqualificazione dell'offerta turistica doveva esserci una certa regolamentazione, le amministrazioni e le regioni devono controllare l'abusivismo".

"E' un problema enorme per noi, si creerà un danno all'economia alberghiera e turistica - conclude Tommaso Tortarolo, presidente dei Giovani Imprenditori Confcommercio Savona - i tour operator internazionali stanno già contattando chi va incoming in Liguria tramite Mamberto richiedendo di spostare tutti i gruppi dei Comuni della tassa di soggiorno".

Luciano Parodi

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