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Attualità | 01 dicembre 2017, 15:46

Borgio Verezzi sempre più vicina all'approvazione del PUC

Il più recente incontro pubblico ha visto la sala consiliare gremita per sostenere un progetto nato fin da subito in forma partecipativa

Borgio Verezzi sempre più vicina all'approvazione del PUC

Sala consiliare gremita per quello che, secondo i programmi di Borgio Verezzi, potrebbe essere l’ultimo incontro pubblico per parlare del PUC, prima del via all’iter di approvazione (che comunque consente ancora ai cittadini di avere 60 giorni per presentare le loro osservazioni).

Mentre al tavolo del consiglio e tra le prime file del pubblico sedevano numerosi esponenti della maggioranza e dell’opposizione, in realtà a fare da veri e propri protagonisti sono stati due architetti di importanza regionale, ormai divenuti “volti noti” a Borgio Verezzi: stiamo parlando di Roberto Burlando e Piero Cozzani, i due professionisti che, insieme all’architetto Federica Alcozer, hanno redatto il piano urbanistico.

“Volti noti”, dicevamo, in quanto Burlando e Cozzani hanno tenuto tutto un ciclo di incontri con la popolazione per illustrare di volta in volta le varie fasi progettuali, al punto che ormai sono di casa a Borgio Verezzi e con la popolazione parlano da amici, non più da tecnici, con un linguaggio chiaro e semplice e in un clima disteso e propositivo.

Ma veniamo a qualche dato di rilievo: il percorso è iniziato a luglio 2015, a marzo 2017 sono state approvate le controdeduzioni alle prime osservazioni e il 16 giugno 2017 è arrivato il parere positivo della VAS (la Valutazione Ambientale). In termini di Unità di Carico Urbanistico (UCU) sono state stimate 2241 UCU di prime case (9338 vani con un coefficiente di abitazione di 0,24 abitanti/vano) 5220 UCU di seconde case (13050 vani a 0,40 abitanti/vano).

“Nel frattempo – sottolineano i due architetti – tante normative sono cambiate, per cui abbiamo dovuto inserire nel PUC le leggi sul Piano Casa e sul recupero dei sottotetti (laddove fossero applicabili, ovviamente) da poco adottate dalla Regione Liguria”.

Si parla poi di 725 UCU per unità alberghiere ed extra-alberghiere (Borgio Verezzi dispone anche di 6700 metri quadri di campeggi), e di 58 UCU agricole a fronte di 11500 mq per magazzini e serre.

Spiegano ancora Cozzani e Burlando: “Abbiamo puntato molto sul potenziamento del piano particolareggiato dei centri storici già esistente, inserendo appunto i centri storici in un quadro più ampio definito ASR (Ambito Storico Rurale). Che cosa significa questo? Semplice: che il territorio è fatto delle bellezze architettoniche di valore storico ma anche del mondo agricolo e rurale; queste due realtà inscindibili si sostengono a vicenda e formano un unicum che va tutelato. Per questo il PUC prevede molte voci dedicate a un uso ben preciso di materiali, colori, tecniche al fine di conservare questo paesaggio di indiscussa unicità. Nei nuclei storici saranno consentiti soltanto interventi di tipo conservativo. Quindi no ad aumenti volumetrici, sopraelevazione e recupero sottotetti”. Gli ASR sono quattro a Verezzi (Poggio, Piazza, Roccaro e Crosa/Chiesa) e uno a Borgio.

Se ormai abbiamo imparato a conoscere Burlando e Cozzani, una “new entry” del PUC è il conosciuto avvocato finalese Ferdinando Acqua Barralis, che spiega: “Il mio compito sarà quello di leggere con occhio critico in modo tale da effettuare, in tempi brevi ma al tempo stesso con attenzione, una verifica normativa. In particolare, in questo documento sono trattati tanti temi di attualità, come il piano casa, per cui mi sincererò che tutto sia fatto nel rispetto delle leggi. E sono favorevolissimo alla gestione partecipativa, ma sarà mio compito trovare il giusto equilibrio tra rapidità e approfondimento”.

Conclude il sindaco Renato Dacquino: “Molto è stato fatto, sono lieto di vedere che si sta arrivando a una sintesi, ma so che si può ancora migliorare. In particolare mi sta a cuore che si arrivi a una sinergia con gli altri comuni per quanto riguarda la depurazione, nell’ottica dello spostamento dell’impianto che oggi si trova sul versante orientale del paese”.

Alberto Sgarlato

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