"La FP CGIL Savona aderisce e chiama alla mobilitazione con lo sciopero generale del prossimo 12 dicembre 2025 contro la Legge di Bilancio, ritenuta insufficiente e dannosa per il pubblico impiego e per i diritti di cittadinanza garantiti dalla Pubblica Amministrazione (P.A.). Per consentire la massima partecipazione, la FP CGIL Savona organizza un pullman per raggiungere Genova, dove si terrà la manifestazione regionale. La partenza è fissata per le ore 07:30 dal luogo di ritrovo che verrà comunicato agli aderenti". Così, in una nota stampa, Ennio Peluffo, Segretario Generale FP CGIL di Savona.
"La Legge di Bilancio non affronta la crisi strutturale che da anni affligge la P.A. Nella nostra Provincia, essa riguarda circa 16.500 addetti, così suddivisi: Circa 2.500 negli enti locali. Circa 580 nelle funzioni centrali. Circa 2.500 nelle forze armate, corpi di polizia e vigili del fuoco. Circa 4.600 nel Servizio Sanitario Nazionale - si legge nella nota - La P.A. è il motore di un Paese civile e garantisce diritti essenziali ai cittadini, fornendo sicurezza (Polizia Locale e Vigili del Fuoco), salute e assistenza (operatori sanitari negli ospedali e nelle strutture private convenzionate), servizi sociali, asili nido e molto altro. Confrontando gli organici attuali nei tre comparti principali – Sanità, Comuni e Funzioni Centrali – con quelli di dieci anni fa, emerge una drastica riduzione di personale. A fronte di un aumento dei bisogni della popolazione, i servizi sono stati progressivamente indeboliti. Oggi, si chiede al personale rimanente di fare l'impossibile, con carichi di lavoro insostenibili".
"La situazione è emblematica negli ospedali e anche nel Comando provinciale dei Vigili del Fuoco. L'organico teorico del comando provinciale di Savona, stabilito dal Decreto del Ministro dell’Interno del 6 giugno 2024, dovrebbe essere di almeno 370 unità, ma la situazione attuale non arriva a 300. Questo è un servizio essenziale per la sicurezza del territorio. Si paventa inoltre la chiusura di importanti distretti, come quello di Finale Ligure, con il conseguente allungamento dei tempi di intervento in un territorio ad alta criticità per quanto riguarda la mobilità stradale e autostradale. Il disamoramento verso il pubblico impiego è ormai un dato di fatto. Si registra una sempre maggiore difficoltà ad assumere nuovo personale nella P.A. I concorsi spesso vanno deserti perché gli stipendi non sono più all'altezza delle crescenti responsabilità e dei carichi di lavoro".
"Questa situazione è la diretta conseguenza della sottoscrizione, da parte di altre Organizzazioni Sindacali, di Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) inadeguati - continua Peluffo - Questi contratti hanno accettato aumenti irrisori, soprattutto se confrontati con il costo della vita e il dato inflattivo registrato nel triennio 2022/2024, e non hanno tutelato dignitosamente la categoria. La FPCGIL Savona ricorda inoltre che nemmeno nell'Igiene Ambientale è stato sottoscritto il CCNL. I lavoratori di questo comparto sciopereranno con una manifestazione a Genova il 10 dicembre 2025, evidenziando un malcontento che attraversa l'intera platea dei servizi essenziali".
"Infine, la FPCGIL Savona esprime forte contrarietà e dissenso per la Riforma Sanitaria Regionale in procinto di partire dal 1° gennaio 2026. Tale riforma, con l'eliminazione delle cinque ASL territoriali (quindi ovviamente anche ASL2) e la creazione di un'unica azienda regionale, prefigura una centralizzazione delle decisioni e delle risorse che, temiamo, possa indebolire ulteriormente i servizi sul territorio savonese, allontanandoli dai cittadini e compromettendo l'assistenza di prossimità. La riforma non risolve l'annoso problema delle assunzioni, da cui invece si dovrebbe partire prima di qualsiasi tipo di riorganizzazione, per mettere in sicurezza ciò che c'è (o meglio, ciò che è rimasto) e garantire la necessaria prevenzione, salute e cura. Al momento, al netto di pensionamenti e dimissioni volontarie causate da stanchezza, carichi di lavoro eccessivi e turni insostenibili a fronte di una magra busta paga, mancherebbero almeno 100 infermieri, 100 OSS, 40 radiologi, 40 tecnici di laboratorio, 20 medici anestesisti, 20 medici di medicina d'urgenza (Pronto Soccorso). Questi sono solo gli esempi principali".
"Con un'azienda unica, i primi a pagarne le conseguenze saranno proprio lavoratrici e lavoratori. Attraverso l'accorpamento delle funzioni in un unico ufficio personale, un unico ufficio protocollo e un unico ufficio economato, si prospettano degli esuberi (almeno una ventina in questa Provincia). Senza dimenticare che, essendo tutti dipendenti della stessa azienda, potranno essere trasferiti a lavorare da un territorio all'altro. La Legge di Bilancio non investe sulla P.A., non assume e non valorizza chi ogni giorno è in prima linea per i cittadini. Scioperiamo il 12 dicembre non solo per i nostri diritti, ma per il diritto dei cittadini savonesi ad avere servizi pubblici efficienti, vicini e sicuri. Chiediamo un cambiamento radicale: stipendi dignitosi, organici adeguati e l’immediato stop alla desertificazione dei servizi sul nostro territorio", conclude il Segretario Generale FP CGIL di Savona.














