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Attualità | 16 maggio 2018, 07:43

Depurazione, ATA PC: "Assurdo che una città grande come Albenga voglia allacciarsi al depuratore di Borghetto"

Tanti i problemi sollevati: inquinamento, possibili miasmi e molto altro. Si chiede la revisione del piano di depurazione

Depurazione, ATA PC: "Assurdo che una città grande come Albenga voglia allacciarsi al depuratore di Borghetto"

La questione della depurazione nel ponente savonese sta diventando un tema sempre più complesso, così come difficile trovare una soluzione adeguata sia dal punto di vista della fattibilità che dal punto di vista politico-legale.

Innanzitutto la questione Ato. la legge prevedrebbe un solo organo di controllo (ATO) per ciascuna provincia o, addirittura, su più province, concedendo al limite eventuali deroghe su territori particolarmente vasti. La provincia di Savona in questo momento è addirittura disgregata su tre ATO, scelta ritenuta non costituzionale, pertanto sarebbe opportuno prendere in esame delle fusioni.

In attesa di soluzioni su questo tema: lo stallo.

Nella zona dell’albenganese il grigliatore dovrebbe essere allacciato all’impianto di depurazione di Borghetto Santo Spirito, ma sono emerse problematiche riguardanti le condutture che dovrebbero trasportare i reflui. Senza contare la considerazione che l’impianto dovrebbe essere adeguato ad accogliere la nuova portata di acque fognarie.

Nell’empasse Ato, tuttavia, attualmente la domanda che sorge è: chi dovrebbe fare questi lavori?

Non è tutto, perché, trovata una eventuale soluzione, e i vari rinvii e le assemblee a riguardo pare evidenzino una certa difficoltà in tal senso, si dovrebbe valutare l’opportunità che tutti i reflui di un territorio così grande vengano convogliati a Borghetto.

Sul punto l’ ATA PC Savona Onlus, Associazione Tutela Ambiente Protezione Civile, si oppone al previsto allacciamento al depuratore di Borghetto Santo Spirito di numerosi comuni dell’albenganese.

Le motivazioni sono sia di carattere ambientale che di natura morale, spiegano: “Dal punto di vista ecologico, l’immissione di enormi quantità di acqua dolce depurata in un solo punto potrebbe perturbare l’equilibrio ambientale marino.

Inoltre, per quanto siano all’avanguardia le tecnologie di depurazione, si tratta comunque di acque di origine fognaria, che presumibilmente contengono tracce e residui di inquinanti. Finchè la loro quantità è limitata, cio’ non costituisce un problema, ma diventando imponente gli effetti potrebbero iniziare a pesare.

C’è poi già oggi un problema di inquinamento atmosferico: spesso nella zona del depuratore si avvertono miasmi e cattivi odori. Talvolta essi raggiungono persino la cima del Monte Piccaro, luogo di enorme valore ambientale e amatissimo da escursionisti, turisti e residenti. Ampliare notevolmente l’impianto di depurazione puo’,a nostro avviso, creare pesanti ripercussioni sulla qualità dell’aria di Borghetto. Ed è appena il caso di ricordare che i villeggianti frequentano Borghetto per godere di aria pura, non per subire miasmi fognari.

Infine, si parla sempre di funzionamento ordinario dell’impianto, ma possono verificarsi guasti anche gravi. Quali sarebbero gli effetti, soprattutto nella stagione balneare, di un’avaria seria ad un impianto così grande?

Dal punto di vista morale, appare poi palesemente ingiusto accollare ad un comune di 5000 abitanti la depurazione degli scarichi di 250.000 cittadini. Nella nostra esperienza trentennale di tutela dell’ambiente, abbiamo seguito le pratiche di allaccio di comuni grandi e piccoli agli impianti di depurazione. Sempre ed in ogni caso, sono i comuni minori ad inviare i loro reflui negli impianti dei comuni capoluogo o capozona, e non viceversa. Qui invece si vuole fare il contrario. E’ già assurdo che una città come Albenga non provveda in autonomia a depurare e voglia sfruttare il depuratore di un piccolo borgo. Che poi a questa si sommino numerosissimi altri comuni, equivale a pretendere che la piccola parrocchia faccia luce al Duomo!

ATA PC si schiera quindi con il Sindaco di Borghetto e con le altre forze politiche che pretendono la revisione del piano di depurazione, che così com’è non va assolutamente bene.

Ricordiamo che il territorio di Borghetto e la Val Varatella sono  già stati sfruttati storicamente da numerose e impattanti cave,  poi per realizzare il casello autostradale, quindi il depuratore, e prossimamente la stazione ferroviaria comprensoriale. Borghetto non può diventare il territorio di servizio e di sfogo per tutti gli altri paesi!". 

Mara Cacace

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