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Politica | 23 maggio 2018, 14:40

Noli: Pollero, Niccoli e quel "pasticcio" con le commemorazioni della Ghersi

Le osservazioni di Semplicemente Noli: "Perché è stato divulgato un invito a nome e firma del sindaco e poi ritirato? Il primo cittadino sapeva o no?"

Noli: Pollero, Niccoli e quel "pasticcio" con le commemorazioni della Ghersi

Se quanto è successo ieri sera in Comune a Noli fosse un libro di uno scrittore come Carlo Emilio Gadda, o un film di un regista neorealista, si intitolerebbe “Quel pasticciaccio brutto dei fiori sulla targa per Giuseppina Ghersi”.

Ecco, dunque, che cosa è successo: il 30 aprile si è svolta sul lungomare nolese una cerimonia, di dimensioni molto contenute, di deposizione di fiori sulla targa per Giuseppina Ghersi, la bambina trucidata dai partigiani durante la Guerra di Liberazione. Già il posizionamento di quella targa, nel 2017, era stato al centro di polemiche tra schieramenti di destra e di sinistra.

Tornando all’evento di aprile, viene divulgato un invito a partecipare all’evento a nome e firma del sindaco. Il giorno dopo viene diramato un comunicato, sotto forma di “errata corrige”, nel quale la cerimonia appare come un’iniziativa personale del consigliere Enrico Pollero.

Il gruppo di minoranza “Semplicemente Noli” domanda: “Che cosa è successo? L’evento era stato concordato e la procedura di invito condivisa con il sindaco? Se così non fosse, l’aver mandato un invito su carta intestata e a firma del sindaco a sua insaputa, è conforme al regolamento?”

Replica il primo cittadino Giuseppe Niccoli: “Si è trattato di un banalissimo malinteso sul quale non è il caso di costruire alcuna polemica. Il 19 aprile Pollero mi aveva esposto l’idea di effettuare questa breve cerimonia. Ho dato il mio assenso ma semplicemente ho chiesto quella rettifica perché non intendevo partecipare o presenziare in alcun modo, ma ero informato sui fatti”.

Pertanto Lucio Fossati (Semplicemente Noli) domanda: “In qualche modo è stata prodotta una documentazione che attestasse quanto veniva fatto? Altrimenti chiunque può venire a Noli e fare quello che vuole senza presentare una formale richiesta in Comune?”.

Sul regolamento, precisa quindi il segretario comunale: “Il consigliere Pollero ne aveva parlato a voce e tutta la maggioranza era al corrente dei fatti. Per quanto riguarda una formale richiesta, non è necessaria se non comporta un corteo, un blocco stradale, una qualsiasi forma di variazione della viabilità e pertanto il coinvolgimento della polizia locale. È sufficiente fare richiesta in Questura”.

A questo punto prende la parola Enrico Pollero: “Ero assolutamente in regola, ho avvisato la Questura, i carabinieri e la digos, lo dimostra il fatto che i carabinieri erano presenti all’evento. Eravamo una quindicina di persone che hanno deposto un mazzo di fiori sotto una targa: è davvero il caso di costruire tutto questo castello per questo? E il consigliere Fossati, che cerca il cavillo burocratico, ha mai speso anche una sola parola in mia difesa quando, il 24 aprile, qualcuno mi ha pubblicamente dato del ratto di fogna, per non ripetere gli epiteti anche più volgari che mi sono stati diretti, e mi ha minacciato dicendomi che sa dove vivo?”

A sostegno di Pollero interviene il sindaco Niccoli: “Periodicamente assisto dai banchi della minoranza ad attacchi al nostro consigliere”.

Replicano Fossati e Repetto (Semplicemente Noli): “Nessun attacco, semplici confronti nell’ambito del normale dialogo politico, ma nessuno di noi ha mai rivolto o rivolgerebbe insulti a Pollero o a qualsiasi altro esponente di questo consiglio comunale”.

Alberto Sgarlato

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