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Politica | 27 dicembre 2018, 22:42

Inchiesta sulla gestione rifiuti ad Alassio, il sindaco Melgrati parla in consiglio: "Sarò sentito in Procura e chiederò come mai nei 5 anni prima non fossero mai stati fatti controlli"

Il sindaco risponde nelle comunicazioni all'interpellanza respinta del gruppo "Alassio Volta Pagina".

Inchiesta sulla gestione rifiuti ad Alassio, il sindaco Melgrati parla in consiglio: "Sarò sentito in Procura e chiederò come mai nei 5 anni prima non fossero mai stati fatti controlli"

Continuano gli accertamenti relativi all’inchiesta sulla gestione rifiuti ad Alassio che ha portato all’arresto di Pierpaolo Pizzimbone e Marco La Porta e alle indagini nei confronti dell’ex assessore Rocco Invernizzi.

La Procura della Repubblica il prossimo 8 gennaio ascolterà la testimonianza del sindaco Marco Melgrati che risponderà alle domande del PM nella qualità di persona informata sui fatti.

Un atto dovuto, in pratica, preceduto, però, dal chiarimento reso in consiglio comunale sottoforma di comunicazioni.

Ad anticipare queste comunicazioni l’interpellanza dei consiglieri del gruppo “Alassio Volta Pagina” che, però, era stata respinta (LEGGI QUI).

Afferma il sindaco Melgrati: “Il presidente del consiglio comunale Parodi, in accordo con me, ha respinto l’interpellanza perché presentava alcuni elementi di criticità, soprattutto nel primo punto dove si parlava di inchiesta giudiziaria. Crediamo, infatti, che esiste una sede opportuna per parlare di tale argomento e che non è il consiglio comunale, ma il Tribunale. I consiglieri di minoranza non hanno voluto modificare l’interpellanza  in modo da non contrastare con la magistratura per questo l’abbiamo rigettata.”

Tuttavia il sindaco Melgrati ha fornito alcuni importanti chiarimenti : “Sono stato convocato dalla Procura della Repubblica - un invito dal quale non posso sottrarmi -  e, con molto piacere, parteciperò a questa audizione durante la quale, statene certi, qualche cosa la dirò pure io.”

“In questi giorni sono uscite delle vere e proprie leggende metropolitane sulle pagine dei giornali - si è parlato, per esempio, di un ufficio di Pizzimbone in Comune quando un ufficio qui non lo hanno neppure gli assessori. In realtà in questa vicenda l’amministrazione comunale è vittima e nel caso di un procedimento nei confronti di qualcuno Noi ci costituiremo in giudizio come parte civile per il danno d’immagine e ambientale subita.” spiega il primo cittadino.

Nell’interpellanza veniva poi chiesto un chiarimento circa i continui controlli alla società consortile che si occupa della gestione rifiuti ad Alassio e delle contravvenzioni ad esse inferte.

Spiega Marco Melgrati: “Effettivamente abbiamo fatto dei controlli e comminato delle sanzioni, ma la vera domanda è come mai nei 5 anni che precedono non vi sono stati controlli e ne’ sanzioni? Che la città di Alassio fosse sporca è una dato di fatto”.

Chiamato in causa l’ex sindaco Enzo Canepa sul punto risponde: “Sono stato convocato in Procura è ho risposto alle domande che mi hanno fatto. Vorrei precisare che la sanzione da 30 mila euro comminata alla ditta è stata fatta grazie ad una clausola che abbiamo fatto inserire noi. L’ex assessore Vinai (con delega all’ambiente durante l’amministrazione Canepa)  ha sempre svolto il controllo del numero del personale presenti a svolgere il lavoro, mentre dei mezzi si occupavano gli uffici. Invito inoltre a non parlare di città sporca ma di città più o meno pulita. Nel 2013 quando ci siamo insediati la gara era già terminata, quindi non abbiamo scelto noi la società che ha gestito e gestisce fino ad oggi i rifiuti. Vorrei ricordare inoltre come era Alassio prima che ci insediassimo noi. C’era solo 1 passaggio per la racconta rifiuti con noi 3”.

Il sindaco Melgrati ha parlato, inoltre, delle sanzioni comminate alla società che gestisce i rifiuti (circa 30 mila euro per il mancato raggiungimento degli obiettivi di differenziazione, 837 mila per mancato raggiungimento elle quote di plastica e metallo, 270 mila euro per altre inadempienze così come proposto dal Dec che deve fare verifiche.

Afferma il primo cittadino : “Che la città fosse sporca è un dato di fatto. Che oggi sia un po’ meglio è un altro dato di fatto. Che la ditta era inadempiente è confermato dal Dec e dall’aiuto al Dec che abbiamo nominato in suo supporto quando ci ha rappresentato che non avrebbe potuto eseguire controlli più di una volta alla settimana. (Precisiamo che attualmente stiamo cercando un nuovo  aiuto Dec dato le dimissioni rassegnate dal primo ad ottobre).

Conclude Melgrati sulla vicenda “ Voglio precisare che l’amministrazione comunale è solo vittima di questa vicenda. Volendo fare un paragone irrispettoso: erano in 12 uno a tradito qui ha tradito un esterno senza essere uno dei 12 (ndr Pizzimbone)”

Pur ringraziando il sindaco per le risposte fornite, in realtà il consigliere Parascosso (richiamato più volte dal Presidente del consiglio che ha ricordato come l’intervento dovesse essere una comunicazione non una interpellanza celata) ha precisato come, nel caso di specie fosse stato tirato in ballo il segreto istruttorio impropriamente e per evitare una discussione politica. Afferma Parascosso: “Volevamo discutere la questione dal punto di vista politico senza addentrarci nella vicenda giudiziaria ne’, tantomeno, intralciare le indagini in alcun modo”

Mara Cacace

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