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Politica | 26 febbraio 2019, 11:47

Reddito di cittadinanza: nel Savonese oltre 20 mila posti di lavoro "teorici" ma impossibili

Il 6 marzo potranno essere presentate le domande, ma a tenere banco sono le problematiche riguardanti le future proposte di lavoro e l'assunzione dei navigator

Reddito di cittadinanza: nel Savonese oltre 20 mila posti di lavoro "teorici" ma impossibili

Una conferenza Stato-Regioni convocata per giovedì 28 febbraio che cercherà di fare il punto sul reddito di cittadinanza con al centro diverse problematiche tra le quali le politiche attive del lavoro. 

Manca poco più di una settimana all'avvio delle domande per il reddito di cittadinanza, il 6 marzo i cittadini che avranno i requisiti potranno presentare richiesta consegnando il modulo Inps sul sito ufficiale www.redditodicittadinanza.gov.it (o ai Caf, alle poste o ai patronati), ma la situazione al momento pare non essere del tutto chiara.

Nel savonese sono circa 8-9mila le persone potenziali che possono far richiesta, ma facendo un breve calcolo se a testa ad ogni beneficiario vengono proposti 3 lavori (due possono essere rifiutati secondo le regole del reddito), sul territorio savonese dovrebbero esser presenti circa 24mila posti di lavoro, ipotesi impossibile viste le difficoltà lavorative riscontrate nel territorio negli ultimi anni.

"Bisogna capire se è una semplice manovra di assistenzialismo o se è una manovra dedicata alle politiche attive del lavoro ma che deve offrire posti lavorativi, questa parte al momento è fumosa" spiega l'assessore regionale al lavoro Giovanni Berrino.

"I posti di lavoro si offrono quando ci sono e se non ci sono bisognerebbe crearli, abbiamo circa 59mila iscritti ai centri per l'impiego che sono alla ricerca di un posto di lavoro, se ci fossero tutti quei posti disoccupati, ne avremo molti meno. Se si pensa che bisogna offrire tre lavori le cifre diventano importanti" continua Berrino.

Altro tema al centro della discussione, il ruolo dei navigator, soggetti che si occuperanno di selezionare delle offerte di lavoro per i percettori del reddito di cittadinanza monitorando il comportamento tenuto dai beneficiari. Chi vorrà diventare un navigator dovrà mandare un Curriculum Vitae all'Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro) che però a Savona la piattaforma non funziona. 

"Dovevamo usarla da ottobre del 2018 per le disoccupazioni e ad oggi ci sono problemi di funzionamento. Non ci sono le convenzioni tra lo Stato, i Caf, i patronati e le poste, è tutto un gran caos. Vogliono mettere insieme uno strumento che trovi il lavoro e uno che combatta la povertà ma per quest'ultima situazione era presente il Rei (Reddito d'inclusione) che funzionava, bastava allargarlo ed era gestito dai comuni. Per il lavoro invece è presente la disoccupazione e i centri per l'impiego che andavano invece riformati" spiega Andrea Pasa, segretario generale Cgil Savona.

"Ad oggi i navigator sarebbero assunti con un contratto Co.Co.Co., l'esatto contrario di ciò che è stato scritto nel Decreto Dignità, tutto per fare in fretta, sarebbe stato opportuno magari aspettare qualche mese in più e far partire con le dovute certezze e controlli. Se tutto è basato sull'ISEE immaginiamoci che mole di lavoro dovrà fare l'Inps per verificarli, Anpal per assumere i navigator e loro stessi per formarsi e recuperare tutti i lavori da offrire" conclude l'assessore regionale.

REQUISITI REDDITO CITTADINANZA: 

Avere un Isee inferiore a 9.360 euro annui; non possedere un patrimonio immobiliare superiore a 30 mila euro, a esclusione della prima casa; essere residenti in Italia da almeno 10 anni al momento della presentazione della domanda per il reddito di cittadinanza, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo; non aver acquistato una moto di cilindrata superiore ai 250 cc nei due anni che precedono la richiesta o una macchina nei sei mesi precedenti e non deve essere intestatario a qualunque titolo di navi e imbarcazioni da diporto.

Ma non solo, infatti, quest'oggi in Senato approda la discussione sulle modifiche al testo del provvedimento relativo al reddito di cittadinanza e sono diverse le modifiche proposte. A cominciare dai controlli sugli effettivi cambi di residenza, alle restrizioni sulle richieste da parte di cittadini extracomunitari non rifugiati, che dovranno presentare la certificazione dei redditi e lo stato di famiglia, in lingua italiana, rilasciati dalle autorità dello Stato estero e legalizzati dai consolati in Italia e una revoca del beneficio dalla sola condanna definitiva per truffa aggravata anche a condanne per terrorismo, sequestro di persona e associazioni di tipo mafioso. Oltre a l’obbligo di accettare le proposte di lavoro da parte di chi percepisce il reddito soltanto se la retribuzione offerta è superiore a 858 euro al mese, ovvero almeno il 10% in più rispetto all’importo del sussidio stesso (780 euro l'importo massimo).

COME OTTENERLO:

Il beneficiario del reddito - se disoccupato - dovrà presentarsi entro 30 giorni al centro per l'impiego e compilare la dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro.

Il reddito di cittadinanza riguarda l'intero nucleo familiare del potenziale beneficiario e dunque il percorso nel caso di lavoratore disoccupato prevede che tutti i membri disoccupati da non più di due anni, sotto i 26 anni, e titolari della misura sottoscrivano un patto per il lavoro e si registrino al portale Siupl (non ancora attiva), da visitare tutti i giorni.

Chi ne beneficia dovrà rendersi disponibile per 8 ore di lavori socialmente utili a settimana e dovrà accettare una delle prime tre offerte di lavoro congrue ricevute pena la decadenza del sussidio; il beneficiario in stato di povertà sarà invece contattato entro 30 giorni dai servizi sociali del comune di residenza, i quali andranno poi a proporre un patto di inclusione definito a seconda delle reali esigenze del soggetto in difficoltà.

Luciano Parodi

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