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Eventi | 20 settembre 2019, 08:00

Le Vele Alassio: un resoconto di una estate fantastica

Nomi di altissimo livello, divertimento di qualità per tutti con oltre 70 eventi in scaletta e... Tante sorprese in programma per la stagione 2020

Le Vele Alassio: un resoconto di una estate fantastica

Si è conclusa un’altra estate “col botto” per Le Vele. Ormai, per un circolo virtuoso che funziona fluido come un sistema di vasi comunicanti, si può dire che “Le Vele” significa “Alassio” e “Alassio” significa “Le Vele”. Un locale che rappresenta il simbolo del divertimento di qualità per tutti nella città che da sempre più di tutte in provincia, dal boom degli inglesi di inizio Novecento a oggi, è sinonimo di turismo d’élite.

A raccontarci una stagione favolosa è Niccolò Fiori, imprenditore di successo, che viaggia il mondo e sa catturare sempre le nuove tendenze, “filtrandole” attraverso il suo sguardo perdutamente innamorato della “sua” Alassio.

Siamo dunque pronti a tracciare un bilancio?

Risponde Niccolò Fiori: “Un’annata molto positiva. Il mio obiettivo era quello di far conoscere Alassio nel mondo attraverso un locale, Le Vele, che in questo momento è considerato dai nomi internazionali del settore come un punto di riferimento nel suo genere. Anno dopo anno farà sempre di più la differenza essere ambiti come meta da parte di grandi artisti internazionali: ed in questo momento nomi del calibro di Bob Sinclar, Sven Väth, Jamie Jones, Black Coffee, Gianluca Vacchi, stanno parlando bene di noi un po’ ovunque.

Già cinque anni fa ho scelto di togliere la parola discoteca dal nome del locale e di aggiungere invece la parola Alassio, per far conoscere la località in cui si trova. Oggi un artista di fama mondiale, per scegliere se firmare un ingaggio o meno, ancor più del cachet, ancor più del locale top, guarda l’immagine che l’intera zona ha; questo è il messaggio che deve passare: si vince se si è tutti insieme.

Tornando alla stagione: abbiamo presentato un calendario da oltre 70 eventi, tutti di qualità e sempre molto vari come generi. Ma la nostra non è una discoteca nel senso classico del termine, è un locale per tutti, con tanti tavoli anche per chi non ama ballare, è un luogo per stare insieme. E poi ho investito in sicurezza: ogni sera avevamo da 15 a 20 uomini di personale, che potevano diventare anche circa 30 nelle serate con i nomi più grandi, abbiamo allestito quattro servizi navetta che avevano la duplice funzione di decongestionare il traffico e di limitare i rischi di alcool alla guida. Ed infatti l’estate è trascorsa senza polemiche e senza problemi, tutto è andato liscio, sono felice di poter dire che abbiamo instaurato un ottimo dialogo con le forze dell’ordine e con i gestori di tanti altri locali, che non sentono alcuna concorrenza perché hanno capito che la nostra proposta è qualcosa di unico, noi siamo noi”.

Quali sono stati i nomi più amati dal pubblico?

Bob Sinclar rappresenta già da solo il massimo traguardo nella storia de Le Vele, l’elenco dei dischi prodotti da lui che abbiamo suonato ogni sera è sterminato, per tanto è sicuramente il dj che più rappresenta il concetto di cosa siano Le Vele. Sven Väth è considerato il simbolo per eccellenza nel suo genere e per la prima volta si è esibito in Riviera ligure, averlo avuto qui di persona per me è stato un sogno diventato realtà. E come lui Jamie Jones, uno dei Top 5 al mondo che non era mai arrivato in Liguria prima d’ora; Gianluca Vacchi è addirittura tornato per la seconda estate consecutiva, mentre lo showcase di Mamacita, che riscuote consensi ovunque, ha scelto anche quest’estate Le Vele come esclusiva per la Liguria.

Oltre alla musica, abbiamo alzato l’asticella della raffinatezza e il target della clientela di prestigio: abbiamo avuto la tappa di Miss Italia e la cerialese Maria Laura Caccia è arrivata in finale come Miss Liguria. Ero in giuria e sapere che anche grazie al mio voto è arrivata a una simile ribalta nazionale mi riempie d’orgoglio. Abbiamo ospitato una toccante serata dei Lions dedicata allo sport per tutti e senza barriere, dai normodotati ai diversamente abili. Eventi che giovano non solo a Le Vele ma all’immagine di Alassio: sono nato e cresciuto qui, sono di Alassio e sono felice per Alassio. E non è finita: a giugno prossimo apriremo un locale tutto nuovo e decisamente particolare, là dove sorgeva il Joy Club”.

Le vostre pagine social sono seguitissime: quanto conta, oggi, il rapporto con il web?

La comunicazione è fondamentale, crea aspettativa, ed essendo io socio unico fino a questo momento ho sempre voluto seguirla in prima persona, perché secondo me è il proprietario che fa molto il locale. Seguo tutto in prima persona, investo molto in immagine, anche in contesti diversi da quelli che ci si potrebbe aspettare, perché così faccio girare un nome, faccio conoscere i miei eventi. Ma non bisogna fossilizzarsi nel digitale: quando sei in vacanza un evento creato e letto sul web non è altrettanto bello quanto una ragazza che ti viene incontro e ti consegna il flyer con il programma della serata stampato. Anche perché in vacanza è bello rilassarsi, non guardare lo smartsphone o il computer ogni 5 minuti...”

A questo punto parliamo dei progetti per il 2020. Joy ma non solo, vero?

Il primo progetto è sempre puntare al massimo, portare il bello, catturare la clientela di livello. Quest’anno abbiamo lavorato tantissimo su tutto il Basso Piemonte, sulle grandi città del Nord come Torino, Milano e Genova, ma abbiamo avuto anche dei tavoli di ospiti toscani e un boom di francesi, grazie a un nome come Black Coffee, quest’estate regular guest del Jimmy’z di Montecarlo. Questa è la Alassio degli anni ‘60 riformulata e aggiornata al nostro tempo. Mi piace pensare a Le Vele sempre più come punto di riferimento per lo svago e la socializzazione per tutti. Il nuovo locale 2020 invece sarà una cosa ancora diversa, lanceremo il concetto di ‘dinner show’, ristorante con cena e spettacolo a seguire. L’importante è essere sempre un passo avanti, stupire il cliente. Ma naturalmente per avere tanto feedback indietro bisogna anche dare tanto: per questo io e il mio staff, quest’inverno, gireremo il mondo con la volontà di aggiornarci costantemente, di scoprire tendenze e novità, per prendere spunti, adattarli alla nostra zona e offrire sempre il meglio”.

Alberto Sgarlato

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