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Politica | 28 ottobre 2019, 07:52

Carcare, rinegoziazione mutui. Il sindaco De Vecchi: "La minoranza confonde la spesa corrente con il conto capitale”

"Sono dispiaciuto che il gruppo 'Lorenzi Sindaco' ignori questa elementare regola ragionieristica e politica, dispensando consigli errati su come utilizzare i risparmi di buona gestione"

Carcare, rinegoziazione mutui. Il sindaco De Vecchi: "La minoranza confonde la spesa corrente con il conto capitale”

"In tutti gli 8300 comuni italiani, è impossibile trasferire i risparmi che si ottengono in spesa corrente (titolo 1° di un bilancio comunale) per utilizzarli in investimenti in conto capitale (titolo 2° di un bilancio comunale). Sono dispiaciuto che, solo la minoranza carcarese ignori questa elementare regola ragionieristica e politica, dispensando consigli errati su come utilizzare i risparmi di buona gestione". Cosi il sindaco di Carcare Christian De Vecchi replica al gruppo di minoranza "Lorenzi Sindaco" in merito alla rinegoziazione da parte del Comune di 13 mutui gestiti da Cassa Depositi e Prestiti.

"Questo genere di suggerimenti, ovvero, confondere la spesa corrente con il conto capitale in un bilancio di un ente locale, denota come i componenti della minoranza Mirri, Lorenzi e Lagasio soffrano di gravi lacune politico amministrative. La maggioranza, ovviamente, respinge al mittente il suggerimento della minoranza, perché con quel “consiglio politico” non si riuscirebbe a superare l’esame di quinta elementare" prosegue il primo cittadino De Vecchi. 

"Il nostro Comune è stato puntuale, cogliendo l’opportunità dell’operazione di rinegoziazione prevista dal Decreto Ministeriale, pubblicato sulla GU n°218 del 17.9.2019, che valeva solo per i mutui di titolarità del MEF (ministero economia finanza) e gestiti da Cassa Depositi e Prestiti, di tali mutui a Carcare ne esistono 13, per un totale di debito residuo alla loro scadenza di Euro 835.000 circa. Tali mutui erano stati contratti con un tasso fisso di interesse tra il 4,8% e il 5,1%, rinegoziati oggi ad un tasso fisso di 1,49%, tradotto in risparmio annuo per il nostro comune sulla spesa corrente di 20.000 Euro circa, per gli anni a venire fino alla loro naturale scadenza - conclude - In questo modo, uno degli elementi di maggiore rigidità del bilancio comunale (mutui, interessi, restituzione del capitale) di un ente locale, riceve una preziosa 'boccata di ossigeno'". 

Graziano De Valle

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