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Politica | 13 dicembre 2019, 16:56

Regione, Rossetti: "Cure per bambini disabili, ultime disposizioni di Alisa rendono la vita impossibile alle famiglie"

Rossetti: "La Giunta Toti non rispetta i bisogni dei bambini disabili e delle loro famiglie"

Regione, Rossetti: "Cure per bambini disabili, ultime disposizioni di Alisa rendono la vita impossibile alle famiglie"

Sanità, infanzia e disabilità: Il consigliere regionale del Pd Pippo Rossetti fa il punto della situazione.

Dichiara Rossetti: "La Giunta Toti non rispetta i bisogni dei bambini disabili e delle loro famiglie. Le ultime disposizioni di Alisa nel settore della riabilitazione calpestano i diritti dei più piccoli, dai primissimi mesi di vita fino all’adolescenza, rendono difficile la vita ai genitori e non consentono di svolgere tutta la psicoterapia, la logopedia, la psicomotricità, l’addestramento agli ausili e quanto altro così come sarebbe necessario.

Con l’introduzione di una piattaforma probabilmente nata per gestire ricoveri e non attività ambulatoriale Alisa affida a un sistema rigido la gestione di un’attività troppo flessibile e delicata. E così ai piccoli pazienti è consentito fare solo un intervento riabilitativo al giorno.

Mentre da sempre, nella stessa giornata, si potevano effettuare più sedute compatibili, facilitando anche la famiglia nell'organizzazione del tempo di cura e di lavoro. Risultato? Una mamma deve accompagnare quasi tutti i giorni il bambino al centro. Per quale motivo? I bambini, inoltre, possono essere seguiti solo da un unico ente specializzato.

A un disabile cognitivo con disabilità sensoriale visiva o uditiva Alisa impedisce di poter frequentare più strutture specializzate, quindi il bambino è curato solo da chi si occupa del disturbo cognitivi o di chi si occupa di quello sensoriale.

Perché? Altra assurdità è che con la nuova piattaforma di Alisa è diventato impossibile svolgere nel piano riabilitativo individuale sia terapie di gruppo sia terapie individuali. Si è obbligati a scegliere o l’una o l’altra. Perché? La Regione ha ereditato le liste di attesa, ma in cinque anni la situazione è evidentemente peggiorata. Per curare i bambini la Giunta ligure doveva aumentare i fondi finalizzati all’abbattimento delle liste d’attesa.

Ora con la nuova procedura gli enti accreditati non possono riprogrammare le ore di riabilitazione non fatte e poiché i bambini piccoli si ammalano spesso così come si ammalano anche i familiari che li accompagnano, il piano riabilitativo attuato è sempre inferiore a quello che le Asl avrebbero hanno autorizzato. Perché questo risparmio e dove va a finire?"

Comunicato stampa

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