Dove non riuscì il comune di Savona per mancanza di fondi e sponsor, poterono i privati cittadini; che iniziarono a sparare botti e fuochi d’artificio esplosivi dieci minuti prima di mezzanotte e smisero non prima di venti minuti dopo (mezzanotte).
La Protezione Animali diffonde un filmato di 9 secondi ripreso nel quartiere savonese di Villapiana; a macchia di leopardo un po’ in tutte le altre zone il bombardamento è stato continuo per quasi mezz’ora, malgrado divieti, inviti ed appelli, con buona pace di malati, infermi ed animali domestici e selvatici.
Il bollettino nazionale, ancora parziale purtroppo, di questa incredibile guerra, riporta un morto ad Ascoli e 204 feriti più o meno gravi; in provincia si contano diversi feriti che hanno dovuto ricorrere al pronto soccorso ed alcuni incendi di cassonetti e sterpaglie ad Alassio, Toirano e Finale, di un albero a Loano ed un canneto ad Abisola (quanti animali inceneriti?), che hanno richiesto l’intervento dei sempre benemeriti Vigili del fuoco.
I volontari dell’Enpa stanno completando i controlli presso le colonie feline cittadine e soccorrendo gli animali selvatici vittime dei fuochi e rimandano gli affezionati dei botti allo spettacolo di innocui droni di fine d’anno di Shangai. Parafrasando un famoso film di Marco Bellocchio, la Cina non è ancora vicina, a Savona.