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Politica | 15 febbraio 2020, 08:10

Regolamento del commercio, cambi in vista a Finale? La consigliere Fasciolo: "La nostra una proposta concreta"

“Tributi locali rimborsati alle nuove attività e tutela del commercio” le ricette del gruppo 'Le Persone al Centro'

Regolamento del commercio, cambi in vista a Finale? La consigliere Fasciolo: "La nostra una proposta concreta"

Cambiare il regolamento del commercio finalese restando al passo coi tempi e con le più recenti norme legislative a livello nazionale, anche e soprattutto in materia fiscale. Oltre ad un'attenzione particolare alla qualità delle attività nei centri storici.

Su questo si basava la mozione presentata durante lo scorso Consiglio Comunale dalla consigliere di minoranza del gruppo 'Le Persone al Centro', Camilla Fasciolo. Un invito che ha trovato il pieno appoggio dell'aula consiliare, giunta compresa, pronta ad impegnarsi in un ordine del giorno a riguardo.

“Siamo lieti di aver ottenuto l’unanimità sulla nostra mozione riguardante la tutela del commercio e dei centri storici - commenta con soddisfazione Fasciolo -. In particolare chiedevamo di impegnarsi in una modifica del regolamento sul commercio e nella promozione degli sgravi fiscali previsti dal Decreto Crescita”.

Spiega la consigliere: “La nostra idea muove dalla proposta fatta dalla Giunta di consentire l’apertura di banche ed agenzie ai piani terra del centro storico per arginare la decrescita del commercio. Per noi si può fare di più per incentivare gli investimenti imprenditoriali sul territorio, vitali per la ripresa del tessuto commerciale e turistico”.

La discussione si era riaccesa nella cittadina rivierasca nei giorni scorsi con la proposta della modifica, da parte dell'amministrazione, del regolamento edilizio, fermo nella cittadina dal 2006. Con esso si proponeva di concedere nuovamente l'apertura di banche, agenzie immobiliari ed assicurative nei centri storici. Una scelta non condivisa dalla minoranza.

Due quindi le ricette proposte: “In primis, richiedere che vengano inseriti standard di qualità per le nuove aperture nei centri storici e nelle vie sensibili, affinché queste rappresentino a tutti gli effetti un’attrattiva turistica. Questa soluzione peraltro è già stata presa in considerazione dai Comuni nostri vicini, come Savona. Quindi, un intervento che allenti la pressione di spesa sugli esercenti: copiare gli esempi di Alessandria e Siena, che hanno previsto uno sgravio dei tributi locali (Tari, Cosap e pubblicità) per le nuove aperture”.

“Durante la discussione è stata richiesta - specifica concludendo Fasciolo - una maggiore pubblicità del decreto Crescita in ordine ai contributi concessi per la riapertura dei negozi sfitti da almeno 6 mesi. Per quest’anno il termine per la domanda è stato spostato al 30 settembre. L’ordine del giorno scaturito dalla discussione, che impegna la giunta all’adozione di questi provvedimenti, è stato approvato all’unanimità”.

Redazione

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