In questi giorni di quarantena e di chiusura forzata delle scuole, gli insegnanti stanno studiando ogni soluzione possibile per far sentire la propria vicinanza agli studenti, per tenerli costantemente preparati e per catturare la loro attenzione.
E c’è persino un caso, in provincia di Savona, di montaggio di cartoni animati educativi. L’idea è nata a Silvia Bazzano, savonese, docente di economia aziendale presso l’Istituto di ragioneria ISS Falcone di Loano.
Nei suoi “video-collage” artistici e al tempo stesso istruttivi, Silvia “coinvolge” alcuni personaggi storici del mondo dei cartoons, dalla banda Disney di Paperino e Zio Paperone, a Scooby Doo, fino a Braccio di Ferro, e li mette al servizio delle proprie lezioni, che poi fa pervenire a distanza agli studenti.
Abbiamo chiesto alla Professoressa Bazzano come e quando è nata l’idea di fare questi video didattici. Ci racconta: “Ho iniziato quando a scuola abbiamo capito che a causa del Coronavirus lo svolgimento regolare delle lezioni sarebbe diventato impossibile per un po’ di tempo. Io insegno nelle classi 2B AFM, 2E AFM, 1E turistico e naturalmente, nel pieno rispetto delle norme sulla privacy, ho chiesto il permesso ai genitori di fare una chat per classe solo io e i ragazzi”.
Ecco alcuni simpatici esempi:
A questo punto Silvia Bazzano ci spiega come si articola il lavoro: “Con gli studenti ho un contatto quotidiano tramite chat dal lunedì al giovedì e al venerdì faccio un giro di telefonate per programmare la settimana successiva.
Sulla base del video ricevuto i ragazzi effettuano riassunti ed esercizi, li fotografano e me li mandano su Whatsapp, dopodiché affrontano i quiz su piattaforma istituzionale”.
Conclude Silvia Bazzano: “Sono entusiasta dei miei ragazzi, che chiamo affettuosamente la mia ciurma. Loro sono diligenti e precisi, quando ci diamo appuntamento in chat sono tutti presenti e si dimostrano molto partecipi. Per me in questo momento è importante mantenere vivo l’interesse per una materia ostica come l’economia aziendale ma soprattutto conservare anche a distanza il contatto umano con il sorriso, in un momento storico nel quale la voglia di sorridere è veramente poca. E cerco sempre con il sorriso di stemperare le loro paure”.
Chiediamo infine alla docente quando si tornerà alla normalità. Ci risponde: “Sicuramente è prematuro dirlo. Noi stiamo conducendo un programma di settimana in settimana e devo dire grazie alla mia ciurma, loro danno tanto a me così come io cerco di dare tanto a loro”.